Che cosa manca all'Atalanta per puntare allo scudetto? Una domanda che si fanno in molti, visti i ritmi su cui viaggiano gli uomini di Gasperini: con il netto successo contro il Milan campione d'inverno, surclassato per 3-0 a San Siro, la Dea ha centrato il decimo risultato utile consecutivo, convincendo sempre più delle sue forze e possibilità. Tra i fan della formazione bergamasca c'è anche Roberto Donadoni, che in nerazzurro ha iniziato la sua carriera da calciatore.
"Atalanta superiore al Milan"
"Se l'Atalanta può puntare allo scudetto? Direi che non manca nulla, si sta giocando le sue carte, come da qualche anno - spiega l'ex ct della Nazionale ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai RadioUno - Ha dato la sensazione di una squadra solida e fisica, con qualità tecniche importanti. È stata superiore al Milan e questo gli ha dato autostima e sicurezza per il futuro”. Un periodo felice, per gli uomini di Gasp, nonostante l'assenza del Papu, ormai lanciato verso altri lidi. “Gomez? L'Atalanta ha preso una linea ben precisa e va rispettata da parte del giocatore, che ha parlato in maniera chiara - aggiunge il 57enne tecnico bergamasco - Dal punto di vista tecnico Gomez è un giocatore di assoluto valore”.
"Milan da scudetto? Ha le carte in regola"
Per quanto rigarda il Milan, secondo Donadoni ci sono le premesse per un'intensa lotta scudetto, soprattutto grazie al valore aggiunto dato dall'arrivo di Mandzukic. “Penso che Mario sia un acquisto di spessore anche se non conosciamo bene la sua condizione fisica: se torna al top può essere un aiuto notevole. Il fatto che non si creda che il Milan possa vincere lo scudetto potrebbe essere un vantaggio perché toglie pressioni, il percorso da qui alla fine però diventa difficile. Il Milan però ha tutte le carte in regola per giocarsela”.
C'è l'idea Cile
Donadoni si dice pronto anche per tornare ad allenare, dopo l'esperienza chiusa in estate con il Shenzhen, in Cina: "Sono pronto, quando si presenterà l’opportunità giusta mi vedrete di nuovo”. L'ex ct dell'Italia non chiude alla chance di sedere sulla panchina del Cile. “Lo spagnolo non è molto distante dalla lingua italiana, riesco a farmi capire bene. Ho sentito tante voci e chiacchiere, è una situazione intrigante: il Cile è una buona Nazionale e può essere una cosa molto interessante”.