Lazio, i tre migliori
Milinkovic 6
Ordinato, ma senza lampi. Costruisce, di testa, l’unica occasione per Muriqi. Tenta invano l’inserimento in area di rigore. Resta in partita nonostante Rabiot non gli conceda tregua.
Lazzari 6
Non è preciso e neppure ispirato, ma ci prova sino alla fine e dà almeno l’impressione di poter creare pericoli. Scintille continue con Pellegrini.
Raul Moro (30’ st) 6
Entra con personalità e lavorando con intelligenza un paio di palloni.
Lazio, i tre peggiori
Reina 4
L’uscita fuori area, su una palla laterale e lontanissima dalla porta, è figlia di un raptus inspiegabile. Forse si poteva ancora rimediare, ma Pepe insiste e butta giù Chiesa con una legnata, chiudendo in anticipo la partita della Lazio.
Felipe Anderson 5
Da almeno un mese si è perso e si conferma, in negativo, di fronte alla Juve. Non prende l’iniziativa, non punta Pellegrini e non crea superiorità. Il suo è diventato un gioco d’appoggio per Lazzari.
Zaccagni 5
E’ la prima da titolare per l’ex Verona, tormentato dagli infortuni. Le qualità si vedono, ma non riesce a incidere: è ancora fuori condizione.
Juve, i voti più alti
Bonucci 8
Vedendolo così sicuro sul dischetto, cresceranno i rimpianti del ct Mancini. Prima doppietta in carriera e solita prova impeccabile da regista difensivo. Certo la Lazio senza centravanti lo favorisce.
Chiesa 7,5
Non è continuo, ma decisivo con i suoi strappi micidiali. E’ suo il cross da cui nasce il contrasto tra Cataldi e Morata. Fa la differenza e chiude il conto nella ripresa, saltando Reina in velocità e guadagnando il rigore del raddoppio trasformato da Bonucci.
Luca Pellegrini 7
Concede zero a Felipe Anderson e molto poco a Lazzari, assorbendo la pressione con i tempi giusti e senza mai esporsi al due contro uno. Allegri lo ha rigenerato. Deve confermarsi e il ct Mancini lo richiamerà in azzurro.
Juve, i voti più bassi
McKennie 6,5
Il centrocampo a tre lo aiuta. Deve palleggiare meno e correre di più, il suo pane quotidiano. Sfinisce Luis Alberto.
Szczesny 6
L’unico brivido sul retropassaggio azzardato da Locatelli e il pressing di Pedro. Neanche una parata. Guarda la partita da lontano.
Locatelli 6
Vertice basso del centrocampo, garantisce equilibrio e cerca di smistare palla con semplicità. Gioco essenziale.