Genoa-Sampdoria 1-3, commento al risultato partita

Trascinata da un super Gabbiadini (segna e propizia l'autogol di Vanheusden) la squadra di D'Aversa vince il derby della Lanterna: in rete anche Caputo e il rossoblù Destro
Genoa-Sampdoria 1-3, commento al risultato partita© LAPRESSE
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GENOVA - Trascinata da un super Gabbiadini la Sampdoria torna alla vittoria e lo fa nell'occasione più sentita, il derby della Lanterna arrivato dopo giorni difficili e segnati dalle vicende giudiziare del dimissionario presidente Ferrero. Reduce da due sconfitte consecutive, la squadra di D'Aversa vince 3-1 travolgendo un Genoa che vede invece salire a 14 le gare consecutive senza successo, le ultime cinque con Shevchenko in panchina. Tre punti pesanti anche in chiave classifica per i blucerchiati, che si allontanano dalla zona più calda portandosi a +8 sui rivali cittadini.

Genoa-Sampdoria 1-3: statistiche e tabellino

Le mosse di Sheva e D'Aversa

Tra i padroni di casa Shevchenko propone Pandev ed Ekuban in avanti nel 3-5-2 (in panchina il recuperato Destro), ritrova capitan Criscito in difesa (dove Vanheusden la spunta su Biraschi) e Sturaro sulla linea mediana (completata da Hernani e dal regista Badelj) mentre a destra Ghiglione viene preferito a Sabelli. Sull'altro fronte D'Aversa sceglie Adrien Silva e Caputo (al posto di Verre e Quagliarella), con Gabbiadini a fare da spalla dell'ex Sassuolo in attacco e Thorsby esterno del 4-4-2. Davanti ad Audero confermata invece la coppia difensiva Yoshida-Colley (lasciati in panchina sia Dragusin sia Chabot), mentre Augello vince il ballottaggio con Murru nel ruolo di terzino sinistro.

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Lampo Gabbiadini

Ad avere l'impatto migliore sul derby è la Sampdoria, che fa sentire subito la sua onda d'urto al Genoa. Ne fa le spese prima Sturaro, subito medicato e rientrato in campo con un occhio gonfio (e incerottato) dopo uno scontro aereo con Thorsby, poi Sirigu che al 7' è già costretto a raccogliere la palla in fondo al sacco: sugli sviluppi di un corner (deviazione di Vanheusden su zampata di Silva) cross di Candreva e girata vincente con la testa di Gabbiadini, che gela la parte rossoblù del 'Ferraris' e fa esplodere invece la gioia dei tifosi blucerchiati. Incassato il colpo, il Grifone prova a reagire senza però riuscire a produrre altro che un sinistro fuori misura di Criscito dalla lunghissima distanza e rischia invece ancora al 28': fluida la manovra doriana, con Bereszynski che si sovrappone a Candreva e crossa sul primo palo dove Gabbiadini manca il bersaglio e il raddoppio. Troppo centrale poi l'incornata di Thorsby al 33' (ancora su cross del terzino polacco) e alta la conclusone di Caputo (innescato da Candreva dopo un'ingenuità di Criscito) che fa calare il sipario su un primo tempo tutto di marca blucerchiata.

Sirigu incerto, Caputo rapace

Limitati i danni, il Genoa va al riposo sotto di un gol e Sheva decide di non cambiare, puntando sulla voglia di riscatto degli undici titolari. La mossa sembra funzionare, perché Sturaro affonda subito a destra e serve una palla d'oro a Hernani che però dal cuore dell'area la spara in curva. I rossoblù spingono ma prestano il fianco alla Samp che non si fa pregare e appena può ne approfitta: ripartenza orchestrata da Augello e Gabbiadini, al tiro va Candreva e sulla respinta corta di un incerto Sirigu c'è in agguato Caputo che fa 2-0 in tap-in (49'). Al 57' arrivano così le prime sostituzioni del tecnico genoano: dentro Destro e Vasquez al posto di Ekuban e Masiello, ma a scuotere la squadra è Pandev che prima sfiora il palo in girata (deviazione decisiva di Yoshida al 64') e poi porta a spasso mezza difesa avversaria per servire un assist al bacio sprecato da Destro (65').

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In gol dalla... panchina

Come in precedenza però a mancare è l'equilibrio e il Grifone che si fa trovare scoperto su un lancio per Caputo, libero poi di servire Gabbiadini (bello il velo di Silva) che batte ancora Sirigu con la complice deviazione di Vanheusden. L'arbitro annulla per iniziale fuorigioco di Caputo e aspetta la 'review' del Var, nel frattempo Gabbiadini lascia il posto a Verre (dentro anche Dragusin per Bereszynski) ed è così 'costretto' ad esultare e festeggiare dalla panchina quando il direttore di gara torna sui suoi passi e convalida il 3-0 (67', autorete del difensore belga). Gara finita? Ancora no, perché dopo una sostituzione per parte (Portanova per Hernani e Chabot per Thorsby) prova a riaprirla Destro infilando Audero di testa su cross morbido di Cambiaso (78') e subito dopo, dall'altra parte, è il legno a negare a Candreva il colpo del definito ko. C'è ancora speranza per il Genoa, che sfiora il palo con Vanheusden (82') e lo colpisce a sua volta in mischia dopo un colpo di testa di Vasquez (84'). Shevchenko rischia allora il tutto per tutto e getta nella mischia anche Kallon (fuori Vanheusden) ma il tempo scorre inesorabile, fino al triplice fischio finale che tinge di blucerchiato il derby della Lanterna.


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