Pagelle Empoli-Napoli 0-2: Osimhen, non ci sono più parole. Kvaratskhelia artista

Spalletti non fa turn over, ma la sua squadra domina anche al Castellani e si porta a +18 sull'Inter seconda: lo scudetto è sempre più vicino
Pagelle Empoli-Napoli 0-2: Osimhen, non ci sono più parole. Kvaratskhelia artista© FOTO MOSCA
Valerio Minutiello
5 min

Il Napoli batte anche l'Empoli con una facilità disarmante, smentendo anche chi pensava potesse accusare un po' la fatica per la sfida di Champions con l'Eintracht Francoforte. La macchina assemblata da Spalletti continua a essere perfetta e non dà alcun segnale di cedimento, scoraggiando ulteriormente l'Inter che si ritrova momentaneamente a -18. Al Castellani cantano e fanno festa i tantissimi tifosi napoletani sugli spalti. Ecco i migliori del match. 

Osimhen imprendibile

Non ci sono più parole. Non si risparmia mai, gioca sempre al massimo. Indirizza la partita provocando un autogol e segnando il 2-0 nei primi 28’. Poi si divora il 3-0, il gol più facile tutto solo davanti a Vicario, ma non importa. Va a segno regolarmente da otto giornate, il secondo calciatore più giovane a riuscirci a soli 24 anni, dietro solo a Roberto Muzzi (23 anni, con il Cagliari nel 1995). Sono già 19 le reti messe a segno dal capocannoniere del campionato che non si ferma mai. Lascia il campo solo all'84' dopo un'altra prestazione da incorniciare. Applausi a scena aperta anche da Luciano Spalletti. 

Kvaratskhelia doppio assist, disegna calcio

Disegna calcio con una naturalezza impressionante, sembra tutto facile per lui. Entra nei due gol, prima con l’assist per Zielinski che propizia l’autogol di Ismajli, poi con il tiro respinto male da Vicario e ribadito in rete da Osimhen. Alla prima lieve leggerezza - una posizione di fuorigioco - si becca il rimprovero in inglese di Spalletti, che non si accontenta mai. Nella ripresa si vede meno, deve tirare il fiato: è normale.

Kim, zuccata quasi vincente: pilastro

Dietro è insuperabile, anche se non ha tanto lavoro da fare al Castellani. Allora prova a lasciare il segno in altro modo: con un colpo di testa quasi perfetto, lo ferma solo una clamorosa traversa.

Lozano è un furetto

Preferito a Politano, è una spina nel fianco per Parisi e non solo. Quando parte disorienta gli avversari e semina il panico. Quando accende il turbo è impressionante. 

Di Lorenzo è il solito tuttofare: imprescindibile

Altra partita da capitano. Uomo ovunque, non è un semplice terzino. Ormai ha abituato tutti a queste prestazioni. Spalletti non rinuncerebbe a lui per niente al mondo e viene puntualmente ripagato per la fiducia. Un Di Lorenzo così fa stropicciare gli occhi anche al ct Mancini. 

Lobotka motore instancabile

Solito motore del centrocampo. Con lui, rinato con Spalletti, il Napoli non abbassa mai i giri. È una garanzia.

Mario Rui vede rosso: unica nota stonata

È l’unica novità rispetto agli undici che hanno affrontato l’Eintracht Francoforte. Nel primo tempo prende tanti colpi senza fiatare. Forse però si innervosisce troppo e nella ripresa si fa espellere per un calcio da terra a Caputo. Non serviva a niente e complica inutilmente la partita al Napoli. Unica nota stonata del match.

Spalletti regista da oscar

Il turn over non è una cosa per lui. Conferma per 10/11 la formazione che ha giocato contro l'Eintracht Francoforte, ma non è per niente una squadra stanca. È piuttosto una macchina perfetta, che ci mette meno di mezz'ora a mettere in ghiaccio l'ennesima vittoria di questa stagione pazzesca, l'ottava consecutiva in campionato. Oltre ogni aspettativa. Lui però non si accontenta mai, martella tutti, soprattutto Kvaratskhelia, anche in inglese. Va a dormire a +18 sull'Inter seconda. Il suo Napoli sta facendo un campionato a parte e non accusa nemmeno le fatiche di Champions. I tifosi del Napoli non parlano per scaramanzia, gli altri si chiedono: in quale giornata di questo passo vincerà lo scudetto? Chi può fermarlo? Nemmeno un anno fa ad Empoli il suo Napoli si fece rimontare da 0-2 a 3-2, dall'80' all'87'. In quella partita abbandonò i sogni scudetto e partì la rivoluzione. Adesso è tutta un'altra storia. 


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