Lazio-Milan, le pagelle: Romagnoli ok, fionda Okafor

Le valutazioni dei biancocelesti e dei rossoneri, dopo la sfida dello stadio Olimpico
Lazio-Milan, le pagelle: Romagnoli ok, fionda Okafor© Getty Images

Lazio

Sarri (all.) 6

Alibi di ferro, per Sarri. E’ l’arbitro Di Bello. Partita chiusa in 8 da una Lazio incalzante, mai arresa. Ma ha anche una colpa: la mancata sostituzione di Pellegrini dopo il giallo. Mau, imbelvito per tutto il primo tempo, ha scatenato la sommossa infiammando il popolo laziale quando l’arbitro non ha assegnato il rigore di Maignan. Ha continuato a protestare e a inveire fin quando gli è stato sventolato il giallo. Troppi schiamazzi. Era diffidato, sarà squalificato per l’Udinese.

Provedel 6,5

Colpo su colpo. Aveva salvato su Okafor, arrivando anche sul gol. Svolazzando aveva respinto la volée di Loftus-Cheek. Che sventola e che balzo! Attore protagonista anche per palleggio e gamma di traccianti apripista.

Marusic 5,5

Perde la testa dopo il fallo su Leao: rosso per proteste. Stanco, spremuto, incerottato, non gli era rimasto che sputare fuoco contro il portoghese. L’ha tenuto a bada nel primo tempo, molto meno nel secondo.

Gila 6,5

A volte travolgente, a volte travolto. C’è un dato sul quale riflettere: ha rischiato troppo autolanciandosi in avanti. Ma ha resistito a due colpi alle caviglie e alle cariche. Aveva murato Okafor prima del gol.

Romagnoli 6,5

Non ha rinunciato a mulinare i bulloni contro Giroud e quando capitava contro Pulisic, hanno trovato in lui uno sperone di roccia. Ventisei passaggi indovinati su 25 nel primo tempo.

Pellegrini 4,5

L’ingenuità, il rosso. Ha pesato. Nerbo gladiatorio contro Pulisic e Florenzi, antenne sempre pronte a fiutarli, gambe cariche per frenarli nel primo tempo. L’americano gli era scappato solo una volta nel primo tempo. Gamma di colpi: una chiusura volante, un tunnel a Loftus-Cheek. Ripartenza con il primo giallo, fallo su Pulisic che aveva iniziato a pungerlo. Era sceso di giri.

Guendouzi 6

Un raptus dopo tutte le ingiustizie, le prevaricazioni: l’aggressione a Pulisic dopo il fallo. Era stato il solito sgobbone. A centrocampo c’erano debordanti assalitori, si è impegnto a frenarli, anche con le brutte (i falli). Nel secondo tempo i guizzi offensivi e il giallo di Gabbia.

Vecino 6

Il meglio di sè, subito al rientro da titolare. Gol volante sfiorato, colpendo di stinco. Partita trascorsa a svellere palloni e a resistere ai cozzi di Loftus-Cheek che l’ha tampinato.

Cataldi (32’ st) 6

Ha lottato fino all’ultimo.

Luis Alberto 6

I gradi di capitano. Primo tempo vissuto scacciando le streghe, travestite da Di Bello. Due contropiede frenati dall’arbitro per due rimpalli. Ha creato insidiosi vortici quando s’è lanciato in avanti, con eleganza.

Hysaj (15’ st) 6

Impatto frontare sulla partita, subito in battaglia.

Felipe Anderson 6

Suo il ponte per Vecino sul gol sfiorato. Avendo di fronte Leao e Theo ha cercato di giocare fuori rotta, aprendo pertugi, accentrandosi e suggerendo azioni. Frittatona di fine primo tempo: perde palla e il Milan va al tiro con Pulisic. Frittona finale: l’assist a Okafor. Ma ha infiammato l’Olimpico ogni volta che è partito in quarta.

Castellanos 6

Era rigore! Basta questo. Viscerale nel pressing, nelle corse, nell’aiuto. Ma un solo tiro, da fuori, nel primo tempo. Nel secondo prende un colpo in faccia, bastonata senza conseguenze per il Milan, da qui nasce il rosso di Pellegrini. Poi viene sostituito.

Immobile (15’ st) 5,5

Due palle-gol, è mancata la precisione. Ma Ciro si era fatto trovare all’appuntamento.

Zaccagni 6

Strappi, finte, aggiramenti, falli subiti, un paio di cross. Ha creato vortici insidiosi nei primi 45’. Al tiro nel secondo tempo, quando ha calciato forse ha sentito un po’ di dolore al piede acciaccato. Sarri l’ha richiamato.

Isaksen (21’ st) 6

Dà subito una palla-gol a Ciro, bella l’incursione. Un’altra ha costretto Theo al giallo, gli aveva soffiato il pallone. Il peso del suo impatto sulla partita.


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Milan

Pioli (all.) 6,5

Fortunoso blitz alla luce dell’errore di Di Bello e dei tre rossi alla Lazio. Fra le pieghe della vittoria i meriti: gli ingressi di Reijnders e Okafor, le sostituzioni degli ammoniti nel momento più caldo. Brividi scampati e colpi inflitti.

Maignan 5

Frana su Castellanos, irruenza da rigore, e viene clamorosamente graziato da Di Bello. Colossale l’occasione di Vecino, la fortuna lo aiuta a non prendere gol, era rimasto impalato. Attento su una “telefonata” di Luis Alberto. Poi solo brividi.

Florenzi 6

Avvelenata quella palla tolta dalla presa di Maignan che lo costringe a franare su Castellanos. Ha faticato ad adattarsi alle cadenze di Zaccagni e s’è beccato un giallo nel secondo tempo. Pioli, colto l’allarme, l’ha sostituito quasi subito.

Calabria (19’ st) 6,5

Aziona Reijnders nell’azione del cross per Okafor, smarcato a porta vuota. Ottima verticalizzazione. È entrato attuando subito lo spartito chiesto da Pioli.

Kjaer 7

Novanta tocchi e 76 passaggi, più di tutti i suoi. Vitalità e ricchezza di idee nella costruzione. Personalità contro Castellanos, marcato da marcantonio.

Tomori (36’ st) 6

Dentro per chiudere la porta nel finale.

Gabbia 6,5

Settantatré tocchi e 65 passaggi, degno compare di Kjaer. Bravo a tamponare anche in diagonale gli inserimenti di Felipe Anderson o le avanzate di Guendouzi.

Thiaw (36’ st) 6

Ha blindato Maignan insieme agli altri.

Theo Hernandez 6,5

Falcata, zampata, si è steso da solo un tappeto di rose a fine primo tempo, quando con una sgroppata ha aperto suggerendo il tiro a Pulisic. Felipe e Luis flagellati da un tornado. Nel secondo tempo è stato meno squillante, s’è beccato un giallo nel finale dopo lo schienamento di Isaksen.

Bennacer 6

Dribbling, duelli (su 14 ne ha vinti 7), ma anche troppi palloni persi (11). Ha corso ovunque per inseguire Luis Alberto. Più centrocampista di lotta che di governo. Ma nei momenti lunghi e intensi della partita c’è stato. Reijnders (19’ st)7,5 Subito un cross radente per Okafor, messo davanti alla porta. E poi trova il varco del gol di Leao, tocco radente che spiazza la difesa della Lazio. Orchestra lui anche l’azione del gol, ispiratore fiammeggiante.

Adli 6,5

Quattro tocchi in area e 11 ingressi nella trequarti laziale si contavano al 20’ st. Questo significa uomo-squadra. Ha partecipato ai mischioni a centrocampo, si è occupato di Guendouzi senza limitarsi nel raggio d’azione. Non ha esitato a mulinare i gomiti fiondandosi addosso a tutti. Si è immolato (giallo) per frenare Felipe Anderson. Fuori dopo l’ammonizione.

Okafor (26’ st)7,5

Si catapulta in campo e si fionda in porta. Non arriva di un soffio sul cross di Reijnders, scivolata senza arpione. Doppio tentativo per il gol, centrato grazie... all’assist di Felipe. È entrato come meglio non avrebbe potuto.

Pulisic 7

La grazia dell’istante e dell’estro. Sei dribbling, quattro riusciti al 60’. Anche 8 duelli vinti su 11 e un possesso guadagnato nella trequarti laziale. Due tiri, il migliore a fine primo tempo deviato con le unghie da Provedel. Suo il cross per Loftus-Cheek quando colpisce di volée. Causa i rossi a Pellegrini e Guendouzi.

Loftus-Cheek 6,5

Disturbatore di Vecino. Otto duelli vinti su 11. L’ha atteso, l’ha accerchiato. Ma da ariete della trequarti non è riuscito a garantire palloni a Giroud e alle ali. La volée salvata da Provedel è da scienza applicata al calcio.

Leao 6,5

Sonnolento il suo primo tempo, vissuto senza regalare lampi. Incespicava o scivolava, finendo a terra o rendendo vane le sue corse. Suo il gol annullato, firmato appena Marusic l’ha perso. In vetrina per il cross che ha ispirato il gol di Okafor. Causa il rosso a Marusic.

Giroud 6

Quattro tiri, uno solo nello specchio. Romagnoli e Gila gli hanno concesso pochi metri. Notte avara di grandi occasioni.


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Lazio

Sarri (all.) 6

Alibi di ferro, per Sarri. E’ l’arbitro Di Bello. Partita chiusa in 8 da una Lazio incalzante, mai arresa. Ma ha anche una colpa: la mancata sostituzione di Pellegrini dopo il giallo. Mau, imbelvito per tutto il primo tempo, ha scatenato la sommossa infiammando il popolo laziale quando l’arbitro non ha assegnato il rigore di Maignan. Ha continuato a protestare e a inveire fin quando gli è stato sventolato il giallo. Troppi schiamazzi. Era diffidato, sarà squalificato per l’Udinese.

Provedel 6,5

Colpo su colpo. Aveva salvato su Okafor, arrivando anche sul gol. Svolazzando aveva respinto la volée di Loftus-Cheek. Che sventola e che balzo! Attore protagonista anche per palleggio e gamma di traccianti apripista.

Marusic 5,5

Perde la testa dopo il fallo su Leao: rosso per proteste. Stanco, spremuto, incerottato, non gli era rimasto che sputare fuoco contro il portoghese. L’ha tenuto a bada nel primo tempo, molto meno nel secondo.

Gila 6,5

A volte travolgente, a volte travolto. C’è un dato sul quale riflettere: ha rischiato troppo autolanciandosi in avanti. Ma ha resistito a due colpi alle caviglie e alle cariche. Aveva murato Okafor prima del gol.

Romagnoli 6,5

Non ha rinunciato a mulinare i bulloni contro Giroud e quando capitava contro Pulisic, hanno trovato in lui uno sperone di roccia. Ventisei passaggi indovinati su 25 nel primo tempo.

Pellegrini 4,5

L’ingenuità, il rosso. Ha pesato. Nerbo gladiatorio contro Pulisic e Florenzi, antenne sempre pronte a fiutarli, gambe cariche per frenarli nel primo tempo. L’americano gli era scappato solo una volta nel primo tempo. Gamma di colpi: una chiusura volante, un tunnel a Loftus-Cheek. Ripartenza con il primo giallo, fallo su Pulisic che aveva iniziato a pungerlo. Era sceso di giri.

Guendouzi 6

Un raptus dopo tutte le ingiustizie, le prevaricazioni: l’aggressione a Pulisic dopo il fallo. Era stato il solito sgobbone. A centrocampo c’erano debordanti assalitori, si è impegnto a frenarli, anche con le brutte (i falli). Nel secondo tempo i guizzi offensivi e il giallo di Gabbia.

Vecino 6

Il meglio di sè, subito al rientro da titolare. Gol volante sfiorato, colpendo di stinco. Partita trascorsa a svellere palloni e a resistere ai cozzi di Loftus-Cheek che l’ha tampinato.

Cataldi (32’ st) 6

Ha lottato fino all’ultimo.

Luis Alberto 6

I gradi di capitano. Primo tempo vissuto scacciando le streghe, travestite da Di Bello. Due contropiede frenati dall’arbitro per due rimpalli. Ha creato insidiosi vortici quando s’è lanciato in avanti, con eleganza.

Hysaj (15’ st) 6

Impatto frontare sulla partita, subito in battaglia.

Felipe Anderson 6

Suo il ponte per Vecino sul gol sfiorato. Avendo di fronte Leao e Theo ha cercato di giocare fuori rotta, aprendo pertugi, accentrandosi e suggerendo azioni. Frittatona di fine primo tempo: perde palla e il Milan va al tiro con Pulisic. Frittona finale: l’assist a Okafor. Ma ha infiammato l’Olimpico ogni volta che è partito in quarta.

Castellanos 6

Era rigore! Basta questo. Viscerale nel pressing, nelle corse, nell’aiuto. Ma un solo tiro, da fuori, nel primo tempo. Nel secondo prende un colpo in faccia, bastonata senza conseguenze per il Milan, da qui nasce il rosso di Pellegrini. Poi viene sostituito.

Immobile (15’ st) 5,5

Due palle-gol, è mancata la precisione. Ma Ciro si era fatto trovare all’appuntamento.

Zaccagni 6

Strappi, finte, aggiramenti, falli subiti, un paio di cross. Ha creato vortici insidiosi nei primi 45’. Al tiro nel secondo tempo, quando ha calciato forse ha sentito un po’ di dolore al piede acciaccato. Sarri l’ha richiamato.

Isaksen (21’ st) 6

Dà subito una palla-gol a Ciro, bella l’incursione. Un’altra ha costretto Theo al giallo, gli aveva soffiato il pallone. Il peso del suo impatto sulla partita.


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