Bonny segna, Dovbyk e gli attaccanti della Roma no: all'Olimpico passa l'Inter

La squadra di Chivu in vantaggio al 6', poi amministra. A Gasperini non bastano Dybala, Pellegrini, Soulé, Dovbyk, Ferguson, Bailey e Baldanzi per trovare il gol
Chiara Zucchelli
4 min

Il calcio è una cosa semplice: bisogna fare gol e bisogna non prenderne. L'Inter ci è riuscita, la Roma no. Non è stata spettacolare, la super sfida dell'Olimpico. Le occasioni sono state poche e i portieri non hanno avuto una notte di super lavoro. Bisognava essere coraggiosi e soprattutto concreti: ci è riuscita l'Inter di Chivu, ha fallito la Roma di Gasperini. Uno a zero per i nerazzurri il risultato finale, decisiva la rete dopo 6' di Bonny.

Inter, Bonny approfitta di una dormita della difesa della Roma

Il primo tempo inizia come peggio non potrebbe per la Roma, mentre l'Inter, con lo stesso tandem d'attacco che bene aveva fatto contro la Cremonese, fa poco ma nel migliore dei modi. Le scelte di Gasperini non pagano: Dybala attaccante si vede poco o nulla, Pellegrini e Soulé non incidono, N'Dicka a destra, appena tornato dalla nazionale, fatica tanto. Bonny è bravo dopo 6' ad aggirare la difesa giallorossa, piazzata malissimo, e a capitalizzare una verticalizzazione perfetta di Barella. Battere Svilar è un gioco da ragazzi e non c'è neppure bisogno di aspettare il Var per capire che la posizione dell'attaccante è regolarissima. All'Olimpico si sentono solo i 3500 tifosi dell'Inter, visto che per i primi 15' i romanisti sono in silenzio per solidarietà agli arrestati di Nizza. Ma quando iniziano a cantare cambia poco: la Roma farica a carburare, l'Inter non soffre mai. Tanto che si va al riposo con zero tiri nello specchio da parte di Dybala e compagni. Al 51' squillo dell'argentino, ben servito da Koné: da posizione defilata colpisce l'esterno della rete, ma è il segnale che la Roma c'è. E infatti Chivu in panchina parla a lungo con Kolarov e il suo staff. Passano un paio di minuti e ancora Dybala, su punizione dal limite, impegna Sommer. Gasperini allora cambia: fuori Pellegrini e dentro Dovbyk, fuori anche N'Dicka e dentro Ziolkowski.

Gasperini e il tutto per tutto: la Roma con il doppio centravanti

La Roma continua a spingere: Dybala regala un gioiello a Celik che però colpisce, ancora, l'esterno della rete, poi Dovbyk di testa, a porta vuota, manda alto. Gasperini, giustamente, si mette le mani nei capelli. Chivu, allora, inserisce forze fresche: dentro Pio Esposito, Frattesi e Susic, fuori Lautaro, Calhanoglu e Bonny. L'Inter si fa vedere con Bastoni: il tiro deviato da Wesley termina a lato ma lo schema della partita è chiaro con la Roma che spinge e i nerazzurri che ripartono. Gasperini tenta il tutto per tutto: toglie Dybala e Hermoso e mette Bailey (esordio assoluto) e Baldanzi. Poi inserisce anche Ferguson al posto di Soulé. Chivu risponde con Carlos Augusto e Zielinski al posto di Dimarco e Barella ma il copione non cambia e al 43' di nuovo Dovbyk si gira e tira direttamente tra le braccia di Sommer. Niente da fare, neppure nei 5' di recupero: la Roma perde la partita e l'opportunità di volare in testa da sola approfittando della sconfitta del Napoli. Ora, con lei, ci sono gli azzurri di Conte, appunto, e la lanciatissima Inter di Chivu, in attesa del Milan che domani potrebbe scavalcare tutti. La sensazione è che i sogni di gloria passino dagli attaccanti: all'Inter basterà ritrovare il miglior Lautaro e riavere Thuram; nella Roma la situazione è decisamente più complicata. Un esempio: Bonny, da solo, ha fatto 3 gol. Tutte le punte di Gasperini messe insieme sono a 4.


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