BOLOGNA - Apre le porte a tutto, ma su di lui il Bologna punterà anche l’anno prossimo. Impegnato nell’Europeo Under21, Joshua Zirkzee torna a parlare dal ritiro dell’Olanda: «Il mio primo anno non è stato quello che mi aspettavo, ma spero che dopo l'estate vada meglio. In questo momento della mia carriera voglio giocare molto. Preferibilmente a Bologna, ma se ho più possibilità altrove, potrebbe anche essere. È difficile prevederlo al momento». Notti magiche, le sue. Intanto in Italia il mercato impazza. Ed è chiaro che anche Zirkzee, 22 anni appena, cresciuto nel Bayern, lampi di classe mostrati anche con il Bologna, a qualche squadra farà gola. Magari al Burnley, club allenato da Kompany, ex Anderlecht che conosce bene anche Zirkzee. «Mi ha già chiamato? No, anche se sono in contatto con molti altri membri dello staff del Burnley. Non necessariamente per una trattativa di trasferimento. Ma se Vinny chiama, potrebbe aprirsi una porta che vorrei attraversare».
Zirkzee patrimonio del Bologna
L’attaccante olandese sogna per sé una stagione da protagonista. La prima con la maglia del Bologna è stata così così. Celebri e da consegnare alla storia le punzecchiate di Thiago Motta: dal classico e imperscrutabile «deve dare di più» a richiami di maggiore sostanza. Come quando Motta gli ha detto che i giochetti è meglio evitarli e che l’importante è badare alla sostanza. Zirkzee qualche volta ha reagito, altre si è nascosto dietro colpi effimeri. Di certo l’olandese è un patrimonio del Bologna, che lo ha prelevato per 8,5 milioni di euro, con il Bayern che ha preteso una clausola del 50% sulla futura rivendita. Una stagione all’Anderlecht con cui ha realizzato 16 gol in 38 partite, Zirkzee è rimasto nel cuore dei belgi. «Nonostante la mia permanenza in Italia ho ancora un affetto molto forte per l'Anderlecht. Li ho seguiti da vicino nella Conference League. Purtroppo in campionato un po' meno, perché non posso guardare la televisione belga in Italia».
Zirkzee e la nazionale
I numeri a Bologna parlano invece di 19 apparizioni e 2 gol soltanto. Prima rete con la maglia rossoblù contro il Napoli. La seconda è arrivata proprio all’ultima giornata, a Lecce. Zirkzee è stato croce e delizia. Ingressi pieni di talento: contro l’Atalanta, per esempio. Motta lo ha sempre spronato a cercare lo spazio, a tornare in difesa, a correre, pressare. Ricordandogli però che il compito dell’attaccante è sempre quello: «Fare gol». Solamente 5 volte è partito titolare, Motta (e prima di lui Mihajlovic) si sono quasi sempre serviti di lui nel secondo tempo, o comunque a gara in corso. Succede anche in Nazionale. Ieri, per la seconda sfida del girone di qualificazione contro il Portogallo, Zirkzee è partito dalla panchina. Era già successo all’esordio, contro il Belgio, quando il centravanti olandese era entrato nella ripresa. Contro i portoghesi Zirkzee è entrato al minuto 25 del secondo tempo, dando il suo contributo (la gara è finita 1-1). Nonostante le strigliate, Motta vuole lavorare su Zirkzee. Sarà lui uno dei punti di riferimento per la stagione 23/24, quella alle porte.