Bologna, il piano per il futuro
Per il momento quelle del Bologna sono solo intenzioni, ferme e decise quanto si vuole ma sempre intenzioni, perché è evidente che un conto sarà l’eventuale sbarco della squadra rossoblù o in Champions o in Europa League e un altro la conquista di un posto in Conference. Che non dimentichiamolo, al di là della quarta posizione attuale in classifica che fa sognare in grande sia il Bologna che Bologna, era l’obiettivo del governo rossoblù all’inizio del campionato. Certo è che Saputo mai come in questo momento è disposto anche a investire, essendosi reso conto di avere finalmente nella sua “squadra” gli uomini giusti per costruirla sul mercato (ci stiamo riferendo per chi non lo avesse capito a Sartori e Di Vaio) e poi di migliorarla con il lavoro settimanale sul campo (Thiago Motta), dopo che per anni il Bologna è stato quasi un vuoto a perdere, e non per le colpe del capo-azienda. Insomma, non è un caso che il presidente rossoblù abbia svoltato per quanto riguarda il domani della sua società: in parte ciò è dovuto alla sua presenza quotidiana a Casteldebole che gli sta consentendo di vivere direttamente il Bologna e Bologna, e in parte dai risultati in tutti i sensi. Quelli figli del lavoro sul mercato e quelli figli del lavoro della squadra, che sono legati a doppio filo.