Bologna, blindare Thiago Motta la priorità. I possibili sostituti

Saputo è pronto a venire incontro alle richieste: adesso  il presidente va in pressing sul tecnico in scadenza
Claudio Beneforti
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La partita finita da una ventina di minuti, ancora emozionato per la straordinaria prestazione e la vittoria che il Bologna gli ha regalato e ha regalato a tutto il popolo rossoblù, i suoi occhi che sembrano per la prima volta anche lucidi. No, Thiago Motta non usa mezze parole per esternare la sua infinita gioia, «a Bologna sto bene, sono felice». Inutile nascondere come sia una frase piena di significati, e viene da domandarsi se possa essere addirittura anche un’apertura nei confronti di Joey Saputo e di tutti i suoi ministri, che sarebbero pronti ad abbracciarlo nel caso in cui dovesse comunicargli di essere pronto a rinnovare, dopo che da mesi sta rinviando a data da destinarsi la sua scelta, nonostante le continue pressioni del governo rossoblù. Se guardi Thiago Motta con attenzione il dubbio ti viene, accorgendoti come viva intensamente questo momento che può diventare storia, il punto è che poco più tardi ecco che ripropone la sua solita faccia che non fa trasparire minimamente ciò che ha dentro quando in sala stampa gli chiedono se tra un mesetto si stringerà attorno alla meravigliosa creatura che ha costruito o se di contro l’abbandonerà. Quando tutti a Casteldebole e anche tutta Bologna vorrebbero fortissimamente la sua permanenza, ritenendo che il suo percorso con il Bologna sia tutt’altro che concluso, ora che il bello sembra finalmente dietro l’angolo dopo tanta fatica. 

Bologna, Saputo vuole incontrare Thiago Motta

 Quasi l'intera opinione pubblica lo fa accomodare nel prossimo campionato sulla panchina della Juventus, e per certi versi non possono essere le assicurazioni di profonda stima (che almeno a oggi sembrano più di facciata che veritiere) da parte di Fabrizio Giuntoli sul conto di Max Allegri ad abbattere del tutto queste indiscrezioni, ma i capi del Bologna vogliono continuare a credere solo a quello che Thiago gli dice, e cioè di essere pronto a sedersi attorno a un tavolo una volta che i giochi saranno fatti e soprattutto di non aver ancora preso una decisione per quanto riguarda il suo domani. Insomma, tanto per usare le parole che sono care a Pantaleo Corvino, Thiago sarebbe ancora nel pensatoio, altro che aver già preso accordi con Giuntoli. Sottolineato che come sempre il tempo sarà galantuomo e di conseguenza più avanti potremo capire anche chi stava bluffando e chi diceva la verità, va aggiunto che nei prossimi giorni, se non già nelle prossime ore, Saputo parlerà di nuovo con Motta, ribadendogli quella che è la ferma volontà dell’intera società, di essere pronto ad accontentarlo sia dal punto di vista economico che della durata del contratto, e anche intenzionato a rafforzare questa squadra, perché come è accaduto all’Atalanta negli anni passati, anche il Bologna dovrà continuare ad albergare tra le prime 8 del nostro calcio. 

I sostituti di Thiago Motta: la lista 

Sì, Giovanni Sartori e Marco Di Vaio, in accordo sia con lo stesso Saputo che con l’amministratore delegato Claudio Fenucci, aspetteranno di conoscere ufficialmente quella che sarà la decisione di Thiago prima di chiudere con altri tecnici, il che tuttavia non significa che non si stiano guardando attorno (e ci mancherebbe solo che non lo facessero davanti agli attuali silenzi assordanti di Thiago), per non doversi trovare tra un paio di settimane o anche di più impreparati di fronte a un suo eventuale (e temuto) «no, non resto», e poi dover scegliere non più tra quelli che maggiormente piacerebbero ma il più accettabile tra quelli che sono rimasti liberi. Sapendo quanto sia estremamente bravo Thiago e quanto il Bologna perderebbe con il suo addio, il governo rossoblù vorrebbe andare sul sicuro: la prima idea sarebbe Vincenzo Italiano poi Maurizio Sarri ed Eusebio Di Francesco. 


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