Fiorentina, lo stadio Franchi è la toppa delle toppe

Leggi il commento sui lavori di restyling dell'impianto fiorentino che stanno facendo discutere
Alberto Polverosi
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Il rabbercio del rabbercio che nascerà dentro la follìa della follìa. Spiegare quello che sta per capitare al Franchi è un’impresa fuori da ogni logica. Proviamoci, in sintesi: i soldi per ristrutturare lo stadio ci sono, ma bastano soltanto per ritoccare qua e là e coprire solo una curva, la Fiesole. Il resto del Franchi sarà coperto in seguito se, e solo se, arriveranno altri stanziamenti. Sennò quello che già era un progetto sbagliato diventerà una specie di ecomostro, con un cappellaccio da una parte e con la pioggia che scenderà, ahinoi copiosa come si è visto di recente nella nostra regione, sulla testa degli spettatori della Maratona e della curva Ferrovia. Davvero un bel monumento nazionale. Che diremo ai milioni di turisti che ogni giorno si affollano davanti alle scale elicoidali invece di visitare gli Uffizi? Belle le scale e scusate per il resto. 

Stadio Franchi, follia iniziale

Ma tutto questo non è capitato per caso, tutto questo nasce dalla follìa iniziale, dal no del sovrintendente, del ministero e dei tecnici alla proposta di Commisso di rifare lo stadio Franchi con i suoi soldi. Se non fosse il proprietario della squadra che, per un verso o per l’altro, ci rimetterà di sicuro qualcosa in questa tragicomica italiana, si metterebbe a ridere. Avete detto no ai 300 milioni che investivo (oh, naturalmente con il ritorno garantito perché Commisso è un imprenditore, non un benefattore) e ora arrangiatevi. 

Stadio Franchi, le tappe dell'assurdo

Ogni tappa che si aggiunge a questa storia è di dirompente follìa. Uno stadio con un coperchio a metà, la tribuna centrale coperta con una tettoia di cento anni fa, una curva coperta con un cappellaccio moderno, il resto dello stadio scoperto. Ma siamo impazziti?!. Senza poi sapere ancora oggi dove andrà a giocare la Fiorentina durante i lavori. Per spostarla al Padovani, dove si gioca a rugby, ci vogliono altri dieci milioni (e chissà se basteranno) per rifarlo. Almeno quei soldi ci sono? E se ci sono e il Padovani sarà rifatto, quando la Fiorentina tornerà a giocare al Franchi cosa se ne farà la città di uno stadio da 10-15.000 posti se gli spettatori di una partita di rugby sono poche centinaia? Si riparla di Empoli come alternativa. Certo, come no. Empoli fa meno di 50.000 abitanti, il Castellani pieno arriva a 15.000, gli abbonati della Fiorentina quest’anno sono poco meno di 20.000. Basta fare un po’ di conti per capire che anche questa è un’ipotesi assurda, anche senza contare il problema dell’ordine pubblico di una piccola città. E senza contare il disagio, logistico ed economico, dei tifosi viola. E senza contare che, in ogni caso, a marzo la Fiorentina dovrà indicare alla Lega dove giocherà nella prossima stagione. Marzo, fra quattro mesi, non fra quattro anni. A proposito, la Fiorentina. Cosa dice la società? Silenzio. Ovvio, chi ha messo la patata sul fuoco ora la tolga. Commisso è tornato a New York e non se la ride solo perché sa che alla fine ci rimetterà soprattutto la sua squadra. 
Ultima domanda: se viene coperta la curva Fiesole e resta scoperta la Maratona, i biglietti della curva costeranno più di quelli della Maratona? Firenze, il Franchi, le comiche, dove però non ride nessuno. 

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