Fiorentina, il sorpasso di Italiano

Leggi il commento sul successo dei viola che si sono imposti per 2-1 sulla Lazio
Fiorentina, il sorpasso di Italiano© Getty Images
Alberto Polverosi
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Se non è stata la più bella partita dei tre anni di Vincenzo Italiano a Firenze poco ci manca. Dominata ma persa nel primo tempo. Dominata, rimontata e vinta nel secondo. La Lazio ha assistito allo spettacolo dei viola, barcollando da una parte all’altra. Miracolosamente in vantaggio, è stata travolta. Dalle virtù dei viola ma anche dai disagi propri. Italiano ha osato. Tanto, tantissimo. E ha avuto ragione. Un regista puro (Arthur) sulla linea della mediana, poi cinque attaccanti, Sottil e Gonzalez sugli esterni, Beltran e Belotti al centro, più un simil-trequartista come Bonaventura. O bene bene o male male. Giusta la prima. La Fiorentina è andata bene bene e per la prima volta da quando Italiano allena i viola è riuscita a battere la Lazio di Sarri. Era il sesto tentativo e questi tre punti hanno il potere di far tacere le prime voci di contestazione. Soprattutto per il modo con cui sono arrivati, con 22 tiri, quattro pali, un salvataggio sulla linea di porta, un rigore sbagliato, il 60 per cento di possesso palla prima del secondo gol e con uno spettacolo che ha fatto impazzire il Franchi. Era difficile immaginare un’esplosione di gioco così fragorosa dopo la partita di Empoli. È vero che, come era accaduto otto giorni fa, anche ieri la Fiorentina ha preso il solito gol in contropiede, ma la sua forza, la sua energia, le sue idee hanno superato e annullato il difetto congenito nel calcio di Italiano. Ieri quel calcio è stato un incanto.

Lazio spenta e lontana dall'Europa

Tutto quanto detto sulla Fiorentina va ribaltato raccontando i 90 sconcertanti minuti della Lazio. Giovedì, a Torino, aveva vinto una partita complicata, questa lo era ancora di più e la sensazione che ha lasciato sull’erba fradicia del Franchi è quella di una squadra incapace di trovare una soluzione ai suoi problemi. Ha perso di nuovo i contatti con l’alta classifica. È una stagione così, da perderci la testa a Formello. Già nel primo tempo Sarri urlava: “Siamo lontani”. Sì, la Lazio era lontana non solo dai suoi avversari ma dalla partita. Sarri aveva vinto quattro volte su cinque contro Italiano, ma ieri non l’ha nemmeno visto. La sconfitta la spinge all’ottavo posto, fuori dalla zona-coppe, scavalcata dalla Fiorentina, la Roma adesso è a +4, il quarto posto del Bologna a -8. La situazione è complicata, rispetto al campionato scorso ha 9 punti in meno, ma le coppe, sia la Champions che la Coppa Italia, possono dare una mano in un momento del genere, possono aiutare a inquadrare questa stagione sotto una luce diversa. La Lazio ha bisogno di trovare quello che non ha mai avuto, la continuità. E avrebbe anche bisogno delle alternative che a Sarri mancano dall’inizio dell’annata. Ieri si è visto quanto sia differente preparare una partita in otto giorni (la Fiorentina) o in quattro.

Fiorentina, la vittoria può cambiare la stagione

Dopo ieri, potrebbe invece cambiare la stagione dei viola che hanno sorpassato la Lazio, si sono tenuti a 3 punti di distanza dalla Roma, a 7 dal quarto posto del Bologna, a 5 dal quinto dell’Atalanta (in attesa del recupero a San Siro contro l’Inter). Ma è la sensazione che ha dato la Fiorentina a indurre all’ottimismo dopo un avvio di anno disastroso. Prima di ieri, nel 2024 aveva fatto cinque punti in sette partite e tranne qualche bagliore contro l’Inter non aveva mai convinto sul piano del gioco. Stavolta ha toccato di nuovo livelli notevoli. Per il gioco, ma anche per l’energia che l’ha sostenuta e per la forza mentale con cui ha reagito al gol di Luis Alberto. Un’altra squadra, con un’altra faccia e un’altra testa. Questa è la squadra di Italiano.


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