Bonaventura e la Fiorentina, c'è aria di rinnovo

Dal patto con Italiano e i compagni  alla ritrovata serenità: ora Jack potrebbe firmare per un altro anno

L a grande prestazione di Giacomo Bonaventura è stata una delle migliori novità della gara contro la Lazio. Vincenzo Italiano gli ha cucito addosso un ruolo tanto inedito quanto efficace, consentendogli di spaziare per tutto il centrocampo partendo dalla mediana. Si direbbe che l’allenatore viola abbia trovato anche la formula per impiegare contemporaneamente l’ex Milan e Lucas Beltran, ormai seconda punta (o trequartista) di fatto. La riposta di Bonaventura è arrivata chiara, dato che oltre al gol il centrocampista ha creato pericoli e mosso il pallone con costanza (cinquantotto i palloni giocati). Così come molto alta è stata la percentuale nel rapporto fra passaggi tentati e riusciti, cioè il 90%. In due frangenti ha realizzato dei passaggi chiave e molto spesso ha verticalizzato, totalizzando ventiquattro passaggi in avanti. Non da meno il suo apporto in fatto di recuperi, vale a dire cinque.

Clima disteso

In un certo senso ci si aspettava una reazione da Bonaventura, sia in nome dei patti stretti con allenatore e compagni, sia per la ritrovata serenità che era trapelata dal Viola Park. Nella settimana più lunga, quella che ha portato dal pareggio contro l’Empoli al successo con la Lazio, al centro sportivo è tornato il bel tempo. Concentrazione e allegria, proprio come a inizio anno quando Bonaventura aveva preso in mano il timone traghettando la Fiorentina, prima della bufera, assieme agli altri imprescindibili del gruppo. E meritando la convocazione in Nazionale, di nuovo, a tre anni esatti dall'ultima volta. Il leader tecnico e carismatico ha ripreso a brillare, e lo si nota anche dalle immagini di rito postate sui social dal club ogni giorno, alla fine delle sedute di squadra. Spensieratezza e tanti sorrisi, a suggellare l’unione riscoperta.

Nuove prospettive

Le polemiche sembrano ormai acqua passata, dunque, e questo potrebbe portare a delle novità interessanti. Ricordiamo la situazione contrattuale del giocatore: l’ultimo prolungamento risale al 14 gennaio 2023 e la scadenza attuale è prevista nel mese di giugno, con rinnovo automatico al superamento di determinate condizioni. Le quali altro non sono che il numero di presenze: il 70%. La sensazione è che, se la vicenda non dovesse subire ulteriori capovolgimenti, si potrebbe raggiungere la fumata bianca. E continuare insieme.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Incentivo europeo

Gli stimoli a Bonaventura non mancano di certo, visto che la Fiorentina è ancora in corsa su tutti i fronti, dal campionato alla Conference League passando per la Coppa Italia. In più a fine stagione si presenterà forse l’ultima occasione per il classe ’89 di partecipare a un torneo con la propria Nazionale. Il 14 giugno inizierà l’Europeo in Germania e la speranza del calciatore è quella di figurare nella lista dei convocati del ct Luciano Spalletti. Il modo migliore per centrare questo obiettivo è rimboccarsi le maniche fin da subito aiutando la Fiorentina a conquistare finalmente dopo tanti anni un posto nell'Europa che conta. Che è poi l'ambizione non dichiarata dalla dirigenza. I presupposti, adesso, ci sono.


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L a grande prestazione di Giacomo Bonaventura è stata una delle migliori novità della gara contro la Lazio. Vincenzo Italiano gli ha cucito addosso un ruolo tanto inedito quanto efficace, consentendogli di spaziare per tutto il centrocampo partendo dalla mediana. Si direbbe che l’allenatore viola abbia trovato anche la formula per impiegare contemporaneamente l’ex Milan e Lucas Beltran, ormai seconda punta (o trequartista) di fatto. La riposta di Bonaventura è arrivata chiara, dato che oltre al gol il centrocampista ha creato pericoli e mosso il pallone con costanza (cinquantotto i palloni giocati). Così come molto alta è stata la percentuale nel rapporto fra passaggi tentati e riusciti, cioè il 90%. In due frangenti ha realizzato dei passaggi chiave e molto spesso ha verticalizzato, totalizzando ventiquattro passaggi in avanti. Non da meno il suo apporto in fatto di recuperi, vale a dire cinque.

Clima disteso

In un certo senso ci si aspettava una reazione da Bonaventura, sia in nome dei patti stretti con allenatore e compagni, sia per la ritrovata serenità che era trapelata dal Viola Park. Nella settimana più lunga, quella che ha portato dal pareggio contro l’Empoli al successo con la Lazio, al centro sportivo è tornato il bel tempo. Concentrazione e allegria, proprio come a inizio anno quando Bonaventura aveva preso in mano il timone traghettando la Fiorentina, prima della bufera, assieme agli altri imprescindibili del gruppo. E meritando la convocazione in Nazionale, di nuovo, a tre anni esatti dall'ultima volta. Il leader tecnico e carismatico ha ripreso a brillare, e lo si nota anche dalle immagini di rito postate sui social dal club ogni giorno, alla fine delle sedute di squadra. Spensieratezza e tanti sorrisi, a suggellare l’unione riscoperta.

Nuove prospettive

Le polemiche sembrano ormai acqua passata, dunque, e questo potrebbe portare a delle novità interessanti. Ricordiamo la situazione contrattuale del giocatore: l’ultimo prolungamento risale al 14 gennaio 2023 e la scadenza attuale è prevista nel mese di giugno, con rinnovo automatico al superamento di determinate condizioni. Le quali altro non sono che il numero di presenze: il 70%. La sensazione è che, se la vicenda non dovesse subire ulteriori capovolgimenti, si potrebbe raggiungere la fumata bianca. E continuare insieme.


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