INVIATO AD APPIANO - Nessuna sorpresa, nessun colpo di scena: ieri mattina il consiglio d'amministrazione dell’Inter ha approvato il bilancio consolidato del 2021-22, chiuso con una perdita di 140 milioni di euro. Notevoli i progressi rispetto al rosso di 245,6 milioni registrato nel precedente esercizio, ma non abbastanza per soddisfare la proprietà, costretta a ricapitalizzare. La famiglia Zhang, attraverso un finanziamento soci che sarà poi convertito in capitale sociale, immetterà nel club un centinaio di milioni che consentirà di chiudere la stagione rispettando tutti gli obblighi. «L’azionista di maggioranza ha già manifestato il proprio impegno formale a sostenere il gruppo garantendone il supporto patrimoniale» si legge nella nota diffusa al termine del cda. Una legge dello Stato permette di coprire in cinque anni le perdite per i due esercizi post pandemia (2020-21 e 2021-22) e teoricamente non era obbligatorio l'aumento di capitale, ma certamente così la vita quotidiana del club sarà più semplice e la situazione debitoria meno pressante. Verosimile che il presidente usi una parte dei soldi rimasti dal prestito di 291 milioni chiesto da Suning e accordato, nel giugno 2021, da Oaktree.
Inter, aumento ricavi
Il cda di Fc Internazionale Milano Spa, che ieri mattina è andato in scena insieme a quelli di Inter Brand e Inter Media & Communication, si è svolto nella sede di viale della Liberazione dove c'erano Steven Zhang e gli ad Antonello e Marotta; collegati gli altri consiglieri tra i quali gli “indipendenti” in rappresentanza di Oaktree. Il comunicato emesso dalla società nerazzurra parla di «esercizio 2021/2022 (...) fortemente caratterizzato dalla contingenza sociale ed economica causata dalla emergenza sanitaria, con un graduale allentamento delle misure di contenimento del contagio solo nella seconda parte della stagione sportiva. In questo contesto il club evidenzia risultati in progressione positiva». In particolare c'è stata una crescita di circa 75 milioni dei ricavi consolidati che si attestano a quota 439,6 milioni (nel 2020-21 erano stati 364,7 milioni). Considerando però che nello scorso esercizio erano stati inglobati anche gli introiti della coda della stagione 2019-20, il luglio e l'agosto 2020 caratterizzati dalla conclusione della Serie A e delle coppe europee (ricordate l’ultimo atto dell'Europa League persa a Colonia il 21 agosto contro il Siviglia?), l'incremento reale sarebbe di 140 milioni. Una cifra importante frutto delle cessioni di Lukaku e Hakimi, ma anche della parziale riapertura degli stadi.
Inter, traguardi ambiziosi
Il comunicato si chiude con gli obiettivi per questo 2022-23: «La stagione si è finalmente aperta con uno stadio pieno di tifosi nerazzurri: la campagna abbonamenti, la prima dopo gli anni della pandemia, è stata un grande successo e ha confermato il trend da record di presenze al Meazza. Rimangono saldi i due obiettivi primari del club: il mantenimento della competitività della squadra ai più alti livelli in ogni manifestazione e il rafforzamento della propria posizione finanziaria». Tradotto: è necessario lottare per vincere lo scudetto, la Coppa Italia e la Supercoppa italiana, magari passare pure il turno in Champions (un bel carico di aspettative per una formazione che ha perso quattro delle prime nove gare ufficiali); inoltre bisogna “rafforzare la propria posizione finanziaria” vendendo entro il 30 giugno un giocatore (il saldo di mercato deve essere positivo, tra i 60 e gli 80 milioni) e trovando uno sponsor che sostituisca DigitalBits (e i 23 milioni che avrebbe dovuto versare). Il bilancio sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea degli azionisti, da convocare entro la fine di ottobre.