City-Inter, Guardiola non si nasconde: "Dobbiamo vincere la Champions"

Le parole del tecnico in un'intervista rilasciata alla Uefa: "Non possiamo evitarlo, se vogliamo fare un passo definitivo ed essere un grande club dobbiamo trionfare"
City-Inter, Guardiola non si nasconde: "Dobbiamo vincere la Champions"© Getty Images
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"Dobbiamo vincere la Champions League, non possiamo evitarlo". Sono le parole del tecnico del Manchester City, Pep Guardiola in una intervista rilasciata al sito dell'Uefa in vista della finale contro l'Inter. "Tanti club hanno distrutto progetti e idee - prosegue - perché non sono riusciti a vincere questa competizione e tanti sono diventati grandi club perché ci sono riusciti. Anche se non la penso così, capisco che tutto ciò che abbiamo fatto in tutti questi anni, che è stato ottimo, avrà senso per gli altri solo se vinciamo. Se non vinciamo, le cose sembreranno avere 'meno senso': è un po' ingiusto ma dobbiamo accettarlo. Dobbiamo anche accettare che, se vogliamo fare un passo definitivo ed essere un grande club, dobbiamo vincere in Europa".

Guardiola: "Champions, siamo di nuovo qui"

Guardiola vede però anche il lato positivo nell'essere in finale: "La cosa più importante è esserci sempre. Due anni fa c'eravamo, dopo due anni ci siamo di nuovo. Ci riproveremo e la cosa più importante è essere di nuovo qui tra qualche anno. È questo che ti rende un grande club: anno dopo anno, arrivi fino alle ultime fasi della Champions League e magari vinci anche il titolo". Poi sulla concezione di fallimento: "Nello sport il fallimento non esiste. Ammettere di aver fallito è come dire che il tuo avversario non vale nulla: non può essere che abbia giocato meglio? Bisogna solo provarci, lo sport è così. Riprovare e rialzarsi. Quando vinci, devi festeggiare adeguatamente e in privato; quando perdi, puoi piangere un po' e tornare il giorno dopo. Lo sport è questo: se ci provi, non fallisci".

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Guardiola: "Vogliamo realizzare un sogno"

Poi ancora: "Andiamo a Istanbul per realizzare un sogno e cercheremo di fare una buona partita. Ne abbiamo avuto la possibilità due anni fa e non ce l'abbiamo fatta, mentre l'anno scorso non l'abbiamo raggiunta per poco. Quest'anno ci siamo arrivati e cercheremo di dare il massimo. Affronteremo questa partita come facciamo sempre in Premier League; faremo in modo che i giocatori siano concentrati su quello che devono fare, nient'altro". Sul suo passato nella competizione: "Da allenatore ho raggiunto 10 semifinali di Champions League e ho giocato tre finali, vincendone due; ora sono alla quarta finale. La competizione mi ha dato più di quanto avrei mai potuto immaginare. Se la mia vita finisse oggi, ne avrei vinta una da giocatore del club che amo tanto e due da allenatore". Infine sulla competizione: "Il calcio dà e toglie. La vita è piena di ingiustizie, ma tutto ciò che è ingiusto per me è giusto per l'Atletico Madrid, per il Real Madrid e anche per il Barcellona. È così che va il mondo. Vogliamo sempre di più ed è sbagliato. Devi essere ambizioso, ma non avido. Questa competizione mi ha regalato momenti molto tristi che mi hanno ferito, che rimarranno per sempre nella mia mente, ma anche momenti bellissimi che rimarranno per sempre con me. È così che funziona la vita, e anche lo sport".


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