Inter, Inzaghi e il coraggio di cambiare

L’allenatore sa incidere: ha tenuto fuori Thuram pensando alla sfida contro la Roma e gestendo le risorse
Ettore Intorcia
4 min

Sarà pure facile, di questi tempi, liquidare il partner di una vita con un post via social, ma a tenere lontano il Toro da Thuram - non osi separare la panchina ciò che il campo ha unito - serve davvero una bella dose di coraggio. Simone Inzaghi l’ha fatto, ha tenuto fuori il francese nel nome del turnover, pensando evidentemente alla sfida con la Roma, ed è stato premiato, tanto dalle scelte iniziali che da quelle in corsa. Confermando di saper incidere con i cambi (non è una novità) ma anche dimostrando di padroneggiare persino le rotazioni più ardite, senza sacrificare il campionato alla Champions o viceversa. Finora si era dovuto arrangiare, chiedendo gli straordinari a Lautaro, spremuto anche dai voli transoceanici per raggiungere l’Argentina, e allo stesso Thuram, promosso titolare dai noti sviluppi di mercato.

Inter, Inzaghi ritrova Sanchez 

Aspettando Arnautovic, appena intravisto prima dell’infortunio, ora il tecnico nerazzurro potrebbe finalmente aver ritrovato il vero Sanchez. Finora il cileno aveva alimentato più di un dubbio, per le sue condizioni fisiche e per essere, in fondo, un giocatore liquidato un anno prima con una ricca buonuscita e riportato a casa (sia pure gratis) più per necessità che per convinzione. Se Alexis tornerà davvero quello in grado di decidere la finale di Supercoppa con la Juve nel gennaio 2022 lo scopriremo da qui alla prossima sosta, tre gare per difendere il primato in campionato e il ritorno con il Salisburgo per ipotecare gli ottavi di Champions. Ma le premesse sono buone, e non solo per il gol che ha aperto una partita non semplice e che ha pure una certa valenza statistica, rendendo Alexis (che non segnava da novembre 2021) il miglior marcatore cileno nella storia della Champions, sedici gol contro i quindici di Vidal. Non è comunque solo una questione di rotazioni, di turnover, di riposo da garantire un po’ a Lautaro e un po’ a Thuram: quello che Sanchez può e deve offrire a Simone sta nel suo bagaglio tecnico, nella capacità di attaccare la profondità come di giocare tra le linee. Non deve dare solo il cambio, in sostanza, ma garantire anche variazioni tattiche in corsa.

Inter, altre risposte per Inzaghi  

Altre risposte positive dai titolari: Frattesi. Lanciato per far rifiatare Barella, ma solo per un tempo visto che Nicolò ha sostituito Micki per la legge del giallo, l’incursore ex Sassuolo ha convinto per tutto quello che ha fatto prima e dopo essersi procurato il rigore decisivo. Due riflessioni sui cambi in corsa. Prima: Thuram conferma di sapere come farsi notare anche con un minutaggio ridotto, mettendo lo zampino nel gol poi annullato a Lautaro e in ogni caso mettendo a proprio agio il Toro con meccanismi oramai consolidati. Seconda: Asllani ha bisogno anche di questo, di piccole porzioni di partita, per crescere sul piano dell’esperienza e della personalità. Anche Calha avrà diritto a rifiatare e l’albanese deve farsi trovare certamente più preparato rispetto all’esordio stagionale in Champions in casa della Real Sociedad. Quell’audace tentativo di pallonetto dai venticinque metri, in pieno recupero, è in quest’ottica un segnale da non trascurare. 


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