Fiorentina-Inter, le pagelle: Kean il migliore. Bisseck non c’è, male Lautaro

I voti ai giocatori impegnati nel match al Franchi vinto dai ragazzi di Italiano per 3-0
Roberto Maida

Fiorentina 
Palladino (all.) 8 

E’ il suo trionfo. Adotta la strategia giusta, sfruttando al massimo le risorse limitate: aspettare e ripartire. Maltratta l’Inter nel secondo tempo, quando tutti pensavano che i cambi di Inzaghi avrebbero fatto la differenza. Del resto, con Bove in panchina, la Fiorentina non poteva perdere. Questa vittoria, la terza di fila, lo iscrive definitivamente alla lotta Champions. 

De Gea 6,5 
Ferma Lautaro dopo pochi minuti, è attento nelle uscite. Non serve altro, incredibilmente, contro l’Inter che è vuota. 
Comuzzo 7 
Abile nel doppio ruolo, terzino bloccato e all’occorrenza centrale. Dalle sue parti non si aprono smagliature. Finito il mercato, può ricominciare a divertirsi. 
Pongracic 7 
Sbrigativo nel risolvere i problemi e allontanare la paura. Ciò che si domanda a uno stopper. 
Ranieri 8 
Non lo superano mai. Proprio mai. E il gol che apre la meravigliosa notte viola, per niente semplice, è suo. 


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Gosens 6,5 
Intelligente, lucido, anche in una partita dedicata essenzialmente alla fase difensiva. 
Colpani (43’ st) sv 
Dodo 7 

Inesauribile. Sbuccia il frutto del possibile vantaggio dopo una corsa a tutto gas ma è un’arma tattica decisiva nel disegno di Palladino: si abbassa a rinforzare la difesa e piazza il cross del 2-0.  
Richardson 7 
La migliore partita da quando è alla Fiorentina. Morde Mkhitaryan, aggredisce quando deve: come nell’azione del raddoppio. 
Mandragora 6,5 
Prende un colpo alla testa e il Franchi ammutolisce ricordando il dramma di Bove. Fortunatamente riparte e lotta come può nel mezzo. In più calcia l’angolo del gol. 
Parisi
Da esterno alto si distingue per intraprendenza e precisione: nasce da un suo cross arrotato l’occasione di Kean nel primo tempo. 
Beltran 7 
Encomiabile per il lavoro difensivo su Calhanoglu ma anche per la capacità di addomesticare palloni difficili.  
Cataldi (47’ st) sv 
Kean 8 

Sconvolge e alla lunga travolge l’Inter. Un po’ centravanti, un po’ regista offensivo, un po’ primo difensore. Scalda la testa nel primo tempo, sprigiona energia nel secondo: segna una favolosa doppietta sotto gli occhi di Spalletti, che lo chiamerà in Nazionale. Sono 15 i gol in campionato: un altro successo di Palladino. 
Caprini (47’ st) sv 
Esordio in A nella festa. 


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Inter

S. Inzaghi (all.) 5 

Vede l’Inter annaspare e poi affondare, senza riuscire a trovare soluzioni rapide. Cambia due volte il modulo, a testimonianza di un disagio imprevisto, ma non evita una sconfitta durissima: tre gol e -3 dal Napoli, stavolta senza asterischi. 

Sommer
La parata di ginocchio su Kean è un inno all’efficacia e all’arte di arrangiarsi. Sui tre gol può davvero inventare poco.  
Bisseck 4 
Goffo e distratto. E’ l’esempio del turnover che non paga, anzi che ti obbliga a pagare. 
De Vrij 6 
Nel marasma tiene la barra dritta: recupera 10 palloni e vince la maggior parte dei duelli. Non basta. 
Bastoni 5 
Partecipa come al solito alla manovra. Ma slitta parecchio in difesa. Non una grande serata. 


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Dimarco (24’ st) 4 
La fotografia della disfatta dell’Inter: il pressappochismo del retropassaggio che costa il 3-0 è la mazzata definitiva. 
Dumfries 4,5 
Assente ingiustificato. Fuori posizione, fuori fase. 
Frattesi 4,5 
Preferito a Barella, sbaglia totalmente partita. Con l’aggravante del pisolino sul primo gol. 
Asllani (38’ st) sv 
Calhanoglu 5 

Regia pigra, di chi non osa perché non è ancora in condizione.  
Barella (24’ st) 5,5 
Non fa in tempo a incidere. 
Mkhitaryan 4,5 
Passeggia senza mai trovare strade percorribili. Ed è tra i corresponsabili del disastro sul 2-0. 


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Arnautovic (24’ st) 5,5 
Un colpo di testa che finisce nel cantiere della Fiesole e stop. 
Carlos Augusto 5,5 
Esulta a denti stretti quando segna, perché immagina di essere in fuorigioco. Poi soffre la spinta viola sulla sua fascia. 
Taremi (38’ st) sv 
Thuram 4,5 

Non lo servono a dovere, non fa nulla per meritarsi assistenza.  
Lautaro 5 
Comincia benino, studiando i riflessi di De Gea. Guadagna qualche fallo ma gira al largo dal meglio della partita. 


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Fiorentina 
Palladino (all.) 8 

E’ il suo trionfo. Adotta la strategia giusta, sfruttando al massimo le risorse limitate: aspettare e ripartire. Maltratta l’Inter nel secondo tempo, quando tutti pensavano che i cambi di Inzaghi avrebbero fatto la differenza. Del resto, con Bove in panchina, la Fiorentina non poteva perdere. Questa vittoria, la terza di fila, lo iscrive definitivamente alla lotta Champions. 

De Gea 6,5 
Ferma Lautaro dopo pochi minuti, è attento nelle uscite. Non serve altro, incredibilmente, contro l’Inter che è vuota. 
Comuzzo 7 
Abile nel doppio ruolo, terzino bloccato e all’occorrenza centrale. Dalle sue parti non si aprono smagliature. Finito il mercato, può ricominciare a divertirsi. 
Pongracic 7 
Sbrigativo nel risolvere i problemi e allontanare la paura. Ciò che si domanda a uno stopper. 
Ranieri 8 
Non lo superano mai. Proprio mai. E il gol che apre la meravigliosa notte viola, per niente semplice, è suo. 


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