Pjanic si presenta : «Ho capito perchè la Juventus vince. Avrò il 5 del mio idolo Zidane»

Le prime parole da bianconero dell'ex centrocampista della Roma
Pjanic si presenta : «Ho capito perchè la Juventus vince. Avrò il 5 del mio idolo Zidane»
14 min

TORINO -  Miralem Pjanic è un giocatore della Juventus da ormai quasi un mese e un primo assaggio dell'affetto dei suoi nuovi tifosi lo aveva già avuto la mattina del 13 giugno, quando all'esterno del J|Medical, dove si era recato per le visite mediche, aveva regalato autografi e foto ai tanti sostenitori juventini accorsi in massa a dargli il benventuto nella famiglia bianconera. Oggi, presso la sala stampa dello Juventus Stadium il centrocampista bosniaco, primo vero grande colpo della Juventus in questa sessione di calciomercato, viene presentato ufficialmente.

LE PRIME PAROLE - Pjanic, ha iniziato da pochi giorni la sua nuova avventura in bianconero, ma sembra già perfettamente conscio della realtà in cui si trova: «Sapevo l'avversario che era, che squadra è, che società è da fuori. Adesso che sono dentro ho visto tante cose diverse e ho capito perchè è sempre difficile essere davanti alla Juve con la Roma. Sono qua, sono molto contento, si lavora tanto, l'ho capito subito. Sono a disposizione della squadra per raggiungere grandi obiettivi, per continuare a vincere semplicemente tutti i titoli che hanno vinto già l'anno scorso e farlo ancora di più. Ma sicuramente c'è una differenza dove sono stato in passato e dove sono oggi».

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JUVE - ROMA - Il passaggio dalla Roma alla Juventus non è mai semplice per la grande rivalità che esiste fra le due piazze e Pjanic lo sa bene:«Sarò molto contento di ritornare all'Olimpico, di ritrovare tifosi incredibili, di ritrovare i miei amici, con i quali ho passato cinque anni bellissimi, di ritrovare gente con cui ho lavorato per cinque anni, quindi sarà veramente contento.

Sarà una partita un po' diversa per me, perchè ho passato cinque anni bellissimi in quella città e in quella società, ma dalla prima giornata in poi sarà concentrato sulla mia nuova squadra, sui miei obiettivi, semplicemente di raggiungere tutti gli obiettivi che ci porremo tutti insieme. Ma ovviamente so che sarò fischiato probabilmente, perchè non è mai facile cambiare squadra. Ma io oggi sono contento e sarò molto contento di ritrovare tutto l'Olimpico e la squadra della Roma».

DIFFERENZE CON LA ROMA - La Juve ha vinto cinque anni scudetti di fila, proprio nei 5 anni in cui cui Pjanic ha giocato con la Roma:

 «C'è differenza, c'è differenza dal primo giorno quando ho firmato qua. Ho ricevuto tanti benvenuto da tutta la squadra, ho ricevuto tanti messaggi dall'inizio, mi hanno accolto molto bene e mi hanno fatto capire che sono in una grande squadra, con grandi uomini  e grandi calciatori. Oltre ad aver vinto tanto in questi anni, mi hanno dato il benvenuto, mi hanno fatto capire che qua sono una squadra unita, che sono contenti di avermi qua, che possono darmi una mano, che sono contenti che sono venuto, questo mi ha fatto molto piacere. Poi in questa ultima settimana abbiamo lavorato veramente tanto, il lavoro è cambiato un po' rispetto a quello che ho fatto a Roma».

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ALLEGRI E IL NUOVO PIRLO - «Col mister c'è una buona intesa per adesso, ci siamo sentiti, ci vediamo ogni giorno, ci parliamo, prendo confidenza, impara a conoscermi, e piano piano parleremo pure del mio posizionamento. Per adesso siamo qua per lavorare, per prepararci bene, provo a fare la miglior preparazione possibile, per essere pronto dall'inizio delle gare ufficiali. Tutto il resto, dove giocherò sul campo, me lo hanno fatto capire la società e il mister, prima del mio definitivo passaggio alla Juve. Sarò utile perchè alla Roma giocavo in un centrocampo a tre e sono un giocatore che non ha paura di avere il pallone tra i piedi e a cui piace far giocare gli altri.

Il mister conosce molto bene le mie caratteristiche e mi metterà nella posizione in cui penserà che io possa essere più utile alla squadra. Io mi adatterò per dare una mano alla Juve. Pirlo è un grandissimo calciatore, in tutti gli anni che è stato qui per me era il centrocampista più forte della Serie A, è un esempio ovviamente. Non copierò il suo gioco, farò il massimo di quello che mi richiederà il mister. Ovviamente siamo diversi, è stato un calciatore incredibile, eccezionale qua alla Juve, ma anche nel passato ovunque ha giocato. La società mi ha preso perchè pensa che io darò una grande mano, quindi darò il massimo per diventare ancora più forte per diventare un giocatore importante in questa squadra. Mi integrerò al meglio possibile e sul campo dimostrerò il mio valore. Il paragone con Pirlo è bello ovviamente, ma il mio gioco forse è un po' diverso. Pirlo però è stato un giocatore molto tecnico, molto abile col pallone tra i piedi, che ha fatto giocare molto bene la squadra e penso che potrò fare altrettanto bene. E spero di farlo».

LE PUNIZIONI - Pjanic è un grande specialista dei calci piazzati e sarà sicuramente un'arma in più per la Juventus: «Ho lavorato con uno specialista che era Juninho quando stavo al Lione, però come ho sempre detto, sui calci piazzati, sulle punizioni, ogni calciatore ha un piede diverso, ha una tecnica di tiro diversa, io ho la mia e la sto perfezionando. Sto provando a essere sempre più pericoloso possibile, di decidere a volte le partite, perchè partite importanti a volte si decidono sui calci piazzati, su punizioni. Proverò a fare bene. Sto lavorando sempre per migliorare, ma lo so che la Juve ha altri giocatori che le calciano bene. Io vorrò essere decisivo come lo sono stato con la Roma in questi ultimi anni».

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GLI OBIETTIVI - La Juve, per stessa ammissione di Allegri, dovrà confermare i trofei vinti nella scorsa stagione e in più provare a vincere la Champions: «La cosa più importante è mantenere i trofei che si sono vinti l'anno scorso, poi ovviamente la squadra, una società come la Juve, vorrà sempre vincere tutto. Qualunque avversario affronteremo, in Champions, campionato o coppa, si vorrà vincere. Gli obiettivi saranno sempre quelli più alti possibili. La priorità ovviamente sarà sempre portare lo Scudetto a casa e scrivere la storia. Sei di fila sarebbe una bella cosa e spero che possa contribuire a tenere lo Scudetto alla Juve».

IL RAPPORTO CON DYBALA - Durante i primi giorni di ritiro Pjanic e Dybala sono apparsi subito molto affiatati, e i due vengono già considerati l'arma in più di questa Juventus: «Il calcio, nella mia visione, è sempre un gioco di squadra, un gioco dove tu riesci a essere buono se la squadra gira bene. Proverò a mettere i miei compagni  nella migliore situazione possibile, poi le individualità, il talento di ognuno uscirà fuori  se la squadra gioca bene. Proverò a far giocare bene i miei compagni, come faranno loro con me. Per me è importante che la squadra giochi bene e vinca. Individualità ce ne sono tante qua, non ci sono solo Pjanic, Dybala o altri. E' un gioco di squadra e la Juve ha dimostrato molto bene in questi ultimi anni che insieme, con questo spirito che hanno avuto, hanno raggiunto tanti obiettivi. Nello spogliatoio ci sarà gente chi ricorderà che la squadra è più importante di un giocatore. Poi sui calci piazzati, si definirà sempre sul campo, quello che li tira al meglio possibile li calcerà, senza aver rancori o litigare, è sempre importante fare il bene della squadra».

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GLI EX COMPAGNI DI SQUADRA - Lasciare la Roma per la Juventus non è mai facile, e spesso questo può anche incrinare i rapporti con coloro che fino a qualche giorno prima erano i propri compagni di squadra. Ciò, però, non è accaduto a Pjanic: «Tutti mi hanno fatto i complimenti, tutti erano dispiaciuti e ho ricevuto messaggi  importanti. Prima di firmare qua, ho chiamato mister Spalletti, ho mandato un messaggio a Totti, a Daniele, a quelli che erano lì tanto tempo, prima di tutto per ringraziarli per i cinque anni, che la scelta è stata così e che il destino l'ha voluto. Perchè una carriera non è lunghissima, sono stato cinque anni a Roma e ho passato cinque anni bellissimi lì, non me lo scorderò mai. Ma ovviamente non è stato facile, perchè ho passato cinque anni bellissimi lì e partire in qualunque posto sarebbe stata la stessa cosa.

La squadra era dispiaciuta perchè ero ben visto nello spogliatoio, avevo rapporti buonissimi con tutti, non solo con i calciatori, ma con tutta Trigoria, tutta Roma. Gli porterò sempre tanto rispetto e loro lo sanno molto bene. l messaggi che ho ricevuto da Totti e da altri calciatori mi hanno toccato, ma il calcio è così, si va avanti, adesso sono molto contento di essere qua e spero di vincere tante cose qua, perchè sono in una grande società, con grandissimi calciatori, che mi aiuteranno a diventare ancora più forte e a raggiungere quello che ho sempre sognato, di vincere titoli. Sono sicuro che ho scelto la società giusta per questo. La  Juve non mi ha seguito solo questa volta, è una società che lavora seriamente, che è sempre stata in un modo o nell'altro interessata. Forse prima non si poteva fare, adesso si è fatto, sono molto contento. Per me non c'era altra scelta che fare un passo avanti nella mia carriera e in questa società sicuramente lo faccio».

STESSA CASA DI POGBA ? - «Non so dove abita Pogba, non penso fosse la sua. Dopo l'Australia, penso che entrerò nella mia casa, che ho scelto già durante la vacanze, perchè avendo una casa è sempre più semplice ambientarsi. Ho fatto il necessario per fare il più veloce possibile. Dopo la tournée spero di essere nella casa. Il mio numero sarà il 5. Come sapete l'anno scorso avevo il 15, qui è preso, prendiamo il 5. Il 5 è stato anche il numero che il mio idolo Zidane ha portato nella sua carriera, è un bel numero e sarò orgoglioso e contento di portarlo».

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IL CENTROCAMPO DELLA JUVE - La linea mediana della Juventue è considerata una delle più forti d'Europa: «Il centrocampo della Juve è sicuramente forte, siamo in tanti e tutti siamo utili. Abbiamo caratteristiche diverse tutti, ma il mister metterà in campo il miglior centrocampo possibile per vincere le partite. Faremo di tutto per vincerle tutte».

I COMPAGNI DI SQUADRA - «Per quanto riguarda i compagni che sono qua per adesso, ogni giorno li conosco un po' meglio, ci parlo sempre di più. E' normale. Sono ragazzi tranquillissimi che si preparano tutti molto bene, lavorano tanto per essere pronti per l'inizio stagione, per l'inizio delle gare ufficiali. Adesso non ho legato con uno in particolare più degli altri, mi trovo a parlare un po' con tutti e a conoscerli un po' meglio».

POGBA - E sul rapporto con l'altro grande campione bianconero: «Pogba l'ho sentito, gli ho augurato pure tanta fortuna per la finale e mi dispiace che l'abbiano persa». Il prossimo possibile acquisto bianconero è un'altra vecchia conoscenza di Pjanic: «Mehdi (Benatia) l'ho sento da due anni, ogni giorno, siamo rimasti amici da quando è stato a Roma e da quando è partito, siamo sempre rimasti in buoni contatti, quindi non posso aggiungere altro perchè non c'è altro da dire. Posso solo dire che è un bravissimo ragazzo, è un grande calciatore».

HIGUAIN - Negli ultimi giorni si è tornato a parlare di un possibile assalto della Juventus ad Higuain: «Se la Juve cerca un giocatore coem Higuain o un altro di un'altra squadra e verrebbe qua, non mi sorprenderebbe, perchè la Juve fa in modo che i giocatori vengano qui, fanno in modo che vincano tutto, ogni giocatore vuole vincere trofei in questa società. Lavorano molto bene per fare in modo che si vinca. Chiunque venga qua non mi sorprenderebbe, ho visto che fanno veramente di tutto per rinforzare la squadra».

LA CONCORRENZA - La Juventus ha un centrocampo importante e Pjanic lo sa bene: «La concorrenza non la temo mai, è il nostro lavoro, siamo tanti giocatori, tutti a disposizione del mister, quindi la concorrenza normalmente non la temo. Sono qua per aiutare questa squadra, a fare il meglio possibile, non siamo solo 3-4 a centrocampo, siamo tanti altri, quindi quello che il mister penserà che deve giocare, quello giocherà. Io farò in modo di giocarne il più possibile perchè voglio giocare, voglio essere sul campo perchè lì mi sento al meglio. Poi sarà sempre il campo che deciderà chi gioca e chi no».

 


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