Juve-Inter, nella testa di Dybala

Juve-Inter, nella testa di Dybala
Ivan Zazzaroni
3 min
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Provate, in un raro momento di leggerezza, a entrare nella testa di Paulo Dybala a tre giorni da Juve-Inter, che non è mai stata una partita qualsiasi. Dybala è ancora scosso, ma ha superato lo spiazzamento dei primi giorni ed è deciso a lottare per mostrare e dimostrare. Pensava - l’autunno scorso - di essersi guadagnato la centralità nel progetto di Allegri, dopo che lo scomodo Ronaldo se ne era andato a ramengo, ancorché united: nel giro di un inverno di assenze, ritardi e spostamenti ha però scoperto di non essere neppure periferico. Pensava di potersi legare a vita ai colori degli ultimi sette anni: maledetta ingenuità argentina e maledetti conti fatti male. O troppo bene da altri. Pensava fosse amore, insomma, e invece era un calesse. Se qualche mese fa mi avessero detto che a inizio aprile Paulo si sarebbe ritrovato per volontà del club a poche pagine dalla fine della sua storia bianconera, avrei fatto una risata in faccia a uno straordinario sforzo di immaginazione. E invece... E invece i programmi della società sono cambiati del tutto e adesso il “Gioiello” ha davanti a sé un enorme foglio bianco da riempire.

Facile immaginare che Paulo non stia vivendo bene questa situazione: la decisione - legittima, per carità - della Juve che ha scelto di investire tutto o quasi su Vlahovic gli ha creato un danno enorme in termini di immagine; danno che potrebbe condizionare il suo prossimo passaggio di carriera. Questo Juve-Inter è dunque il suo ultimo tango italiano, con tutte le malinconie del caso. È anche l’ultima grande occasione offertagli dal campionato per mostrarsi alla platea televisiva internazionale, dal momento che da qui a fine maggio non sono in programma altre sfide di alto livello. Juve-Inter è una serie di ricordi, alcuni bellissimi, come il gol che diede lo scudetto a Sarri. Altri meno. Un mosaico di piccoli e grandi episodi. Questo Juve-Inter è l’Allianz Stadium finalmente pieno al cento per cento dopo quasi due anni e, di riflesso, l’attesa della reazione dei tifosi che per la prima volta si confronteranno con l’addio dell’angelo dalla faccia pulita.  

Il domani di Dybala è dentro una serie di manifestazioni di interesse da parte di club inglesi e spagnoli. Più che altro informazioni richieste sulle condizioni economiche e sulle aspettative tecniche del professionista. Che ha deciso di lasciare l’Italia per restare legato unicamente alla Juve e, ancor prima, al Palermo, due club le cui storie si sono spesso intrecciate. Juve-Inter è sì, d’accordo l’incontro, un’emozione che ti scoppia dentro... Tutto il resto è noia. No, non ho detto Joya, ma noia, noia, noia. Maledetta noia.... Se fosse ancora qui, l’indimenticabile interista Franco Califano perdonerebbe la libertà che mi sono preso: lui per primo amava le eccellenze, il genio. 


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