Juve, i numeri 10 della storia: da Sivori a Pogba, più qualche sorpresa

Dopo l'addio di Dybala il francese si è ripreso la maglia più ambita, già indossata nel 2015. Ma scavando nel passato si trova più di qualche "insospettabile" bianconero con il numero più iconico
Juve, i numeri 10 della storia: da Sivori a Pogba, più qualche sorpresa
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È la maglia più iconica del calcio mondiale, quella più letteraria e inevitabilmente quella più sognata da qualsiasi giocatore, anche se in qualche caso, proprio per il suo peso “simbolico”, può risultare anche la più temuta.

Il fascino (e il peso) del numero 10

Il riferimento è ovviamente al numero 10, la cui poeticità va di pari passo con la storia del pallone. Il dorsale che da sempre è collegato al concetto di classe, fantasia e imprevedibilità di chi lo indossa è, non a caso, quello appartenuto alla maggior parte dei calciatori più forti di tutti i tempi, da Pelè a Maradona, da Di Stefano a Zico fino a Michel Platini.

Juve, solo quattro i numeri 10 dal 1995

Neppure la svolta storica coincisa con l’introduzione dei numeri fissi ha modificato questo concetto, perché nell’era in cui si può scendere in campo (ma non in Serie A, da qualche anno…) anche con il numero 99, il 10 viene assegnato da quasi tutte le squadre ai giocatori più tecnici o comunque a quelli di riferimento per i tifosi, anche per una questione di merchandising. Ne sa qualcosa la Juventus, che dopo l’addio di Paulo Dybala, “detentore” della 10 nelle ultime cinque stagioni, ha affidato nuovamente il numero magico a Paul Pogba, che l’aveva già portato nel 2015 prima di cederlo proprio all’argentino dopo il suo passaggio al Manchester United. Restano quindi appena quattro i giocatori della Juve ad aver portato il 10 dall’introduzione della numerazione fissa, che risale al 1995-’96: la scelta del club è stata infatti quella ldi non ritirare la maglia dopo l’addio al calcio di Alex Del Piero, che ha portato la 10 dal 1995 al 2012, anno del suo addio alla Juve. La maglia è rimasta vacante per una sola stagione prima di passare sulle spalle di Carlos Tevez per un biennio e poi, appunto di Pogba.

Juve, l'addio di Platini e la pesante eredità del numero 10

La storia della Juve è però piena di leggende che hanno legato le proprie gesta anche a quel numero di maglia e il riferimento non può che andare a Omar Sivori e Michel Platini, per molti i due juventini più forti di tutti i tempi, senza dimenticare Roberto Baggio. Saltando qua e là, tuttavia, si scoprono varie curiosità legate al pianeta bianconero e al numero 10. Come il fatto che Marino Magrin, storico “erede” di Platini dal 1987 per un biennio, non ha in realtà mai indossato la 10, preferendo la 8: in quegli anni a “dividersi” il peso della maglia più ambita furono Michel Laudrup e nientemeno che Luigi De Agostini, che di professione faceva il fluidificante sinistro, pur con qualità offensive.

Claudio Gentile, il 10 "goleador"

Non proprio quelle che appartenevano al Dna calcistico di Claudio Gentile, il marcatore per eccellenza del calcio italiano, che tuttavia proprio con la 10 sulle spalle segnò il primo dei suoi 10 gol in carriera con la Juve, in Coppa Uefa nel 1974 contro l'Hibernian. Una vera e propria chicca, così come il fatto che anche il grande Gaetano Scirea ha vestito la 10, nel ’75-76, nella stessa stagione di Antonello Cuccureddu e Fabio Capello, precedendo di qualche anno Liam Brady, lo storico predecessore di Platini autore del rigore decisivo a Catanzaro per lo scudetto 1982 e di Beniamino Vignola, in gol nella finale di Coppa delle Coppe ’84 contro il Porto, ma quella notte in campo con la 7.


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