Allegri e la svolta Juve: i cinque punti che cambiano la stagione

Il tecnico bianconero ha in mano le chiavi per svoltare la sua stagione e quella della sua squadra. La vittoria nel derby può dargli una mano. Ecco cosa ha in mente
Allegri e la svolta Juve: i cinque punti che cambiano la stagione© LAPRESSE
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A volte vincere un derby può cambiarti la vita. O una semplice stagione, poco cambia. La Juve prova a ripartire nonostante la strada sia in pendenza e le squadre da rimontare siano tante, proprio come i punti persi per strada. Allegri ha ancora sette partite per confermarsi, sette tappe da vincere per imprimere una svolta che potrebbe poi concretizzarsi alla ripartenza post Mondiale quando, si sa, comincerà tutto un altro campionato.

Ecco le linee guida che Allegri ha imposto alla sue Juve prima della sosta per il Qatar.

1) Serve continuità
Sconosciuta finora, da trovare nel modo più assoluto. Empoli, Benfica, Lecce, Psg, Inter, Verona e Lazio: sono tutti match da portare a casa. Non sarà semplice ma la Juve non può permettersi più un andamento altalenante.

2) Cancellare la vergognosa sconfitta di Haifa in Champions League
La vittoria nel derby ha aiutato a lavare la macchia ma la strada è ancora lunga. La Signora è non è ancora quella ammirata (tanto) tempo fa e serviranno molte altre conferme.

3) Le caratteristiche che non dovranno più mancare
Compattezza, unità del gruppo, personalità, voglia di emergere dal baratro, applicazione, atteggiamento. La Juve dovrà restare dentro la partita per 90 minuti e non concedere più cali spaventosi agli avversari.

4) Il modulo ritrovato
Allegri non ama i numeri ma non si può non notare che tornare al 3-5-2 abbia ridato al gruppo vecchie sicurezze. La difesa a tre consente a Bremer (quando tornerà) e Bonucci di essere maggiormente a proprio agio e di aggiungere sostanza in mediana.

5) Campioni ritrovati
Kostic convince sempre di più partita dopo partita. Vlahovic è una certezza. Danilo in questo momento è il leader della squadra. Allegri ha ritrovato vecchi protagonisti ma altri ne deve ritrovare, a cominciare da Cuadrado e Locatelli ancora troppo “nascosti” e timorosi.


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