«Ora basta». Max Allegri non si nasconde dietro il condizionamento dei fattori esterni dopo la sconfitta di Empoli, parla di crollo mentale e di opportunità sprecata. Ma non può che lasciarsi andare anche a un inevitabile sfogo, perché vorrebbe una volta per tutte avere chiarezza: «Che finisca questa storia, è uno stillicidio, ci dicano dove deve stare la Juve e facciamola finita. È una mancanza di rispetto per la gente che lavora, è incredibile, che si decida. A questo punto, basta. Non so come siamo arrivati qui, anche io che sembro impermeabile a tutto assicuro che a livello psicologico è stato allucinante. Era meglio se veniva definita due mesi fa, sapevamo di che morte morire e lavoravamo in un certo modo. Così è stato uno stillicidio».
Allegri e la difesa della Juve dopo il ko contro l'Empoli
È quindi difficile commentare una partita come quella di Empoli della sua Juve, che difende ora più che mai: «Non dobbiamo trovare alibi e scuse, perché comunque siamo la Juventus e la Juventus è abituata a vincere. È normale che sia stata una situazione strana, l'aspetto psicologico è fondamentale, noi un quarto d'ora prima della partita eravamo secondi in classifica, poi ci siamo ritrovati a 59 punti. Si può dire tutto, io accetto tutto, le critiche vanno fatte, ma tutte le volte che mettiamo la testa fuori poi ci schiacciano di sotto. Non sono giustificazioni, però un po' di attenuanti a questa squadra vanno date. Mancano dieci giorni e saranno dieci giorni pesanti, perché le energie è normale che vengano a mancare, è stata una situazione surreale. La squadra è stata anche troppo brava».