«Sono sempre il primo cambio...». Il fastidio per l'ennesima sostituzione della stagione era stato evidente già in diretta. Quando, al minuto 65 del derby di sabato scorso, Allegri ha richiamato in panchina Chiesa per la ormai consueta staffetta con Yildiz era chiaro a tutti che Federico non l'avesse presa bene. Quando si è alzato il tabellone con i numeri di maglia dei giocatori, aveva fatto un giretto per il campo come ad esorcizzare quanto stava per accadere, conscio che sarebbe toccato ancora una volta a lui lasciare il terreno di gioco. L'attaccante bianconero è uscito a testa bassa, scuro in volto, andandosi a sedere accanto ai compagni con un’espressione tutt'altro che felice. Ora si aggiunge un elemento ulteriore che fa capire lo stato d'animo dell'ex viola: c'è un labiale, catturato dalle telecamere di Dazn, che conferma il nervosismo di Fede. «Sono sempre il primo cambio...».
Tutte le volte che Allegri ha sostituito Chiesa
Sembra un remake del «Why always me?» di balotelliana memoria. Perché sempre io? sembra chiedersi Chiesa. La sfida con il Torino all’inizio aveva visto un Fede intraprendente e incisivo, capace di apparecchiare in pochi minuti la clamorosa chance fallita da Vlahovic e di avviare l'azione dell'occasione di Locatelli. Poi un lento eclissarsi fino ad arrivare attorno all'ora di gioco quando, puntuale, è arrivata la sostituzione. E' andata così pure stavolta: per la quarta gara consecutiva in campionato, la quinta aggiungendo la semifinale di Coppa Italia con la Lazio, Chiesa è stato richiamato in panchina (17 volte su 29 in totale, 15 su 21 in campionato). Non solo, soltanto in 6 match sui 23 in cui è stato titolare ha giocato l’intera partita.