Juve-Salernitana, le pagelle dei bianconeri: Kostic flop

Yildiz entra con una voglia matta, Cambiaso dà l’anima e fa pure il rifinitore. Kean non trova mai la posizione e finisce per calpestare i piedi a Vlahovic
Juve-Salernitana, le pagelle dei bianconeri: Kostic flop© Juventus FC via Getty Images
Giorgio Marota

Allegri (all.) 6 
Via la giacca dopo 15’ ed è il segnale che c’è odore di bruciato. Stravolge più volte la Juve: fa tre cambi già all’intervallo, sostituisce le punte, sposta quattro volte Cambiaso, inverte gli esterni. La reazione finale conferma che la squadra è viva. E in Champions.

Szczesny 6 
Sul gol dovrebbe allungarsi come Mister Fantastic, ma riesce appena a toccare il pallone. Poi fa lo spettatore. 

Gatti 5,5 
Un po’ pasticcione, eppure non manca mai di offrire il suo contributo in fase offensiva. 

Bremer 6 
Accende un primo tempo soporifero con un missile terra aria. Quando fa il suo mestiere, cioè difendere, è il solito muro.

Rugani 5,5 
Dalle sue parti c’è Tchaouna, cliente scomodissimo. Se la cava. Gli manca coraggio con il pallone tra i piedi. 

Yildiz (32’ st) 6,5 
Entra con una voglia matta, rappresenta la scintilla.


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Cambiaso 6,5 
Ce ne vorrebbero almeno quattro. E infatti Allegri gli fa fare 4 ruoli in 90’: prima a destra, dopo mezzala, poi trequartista, infine sulla corsia sinistra. Dà l’anima e fa pure il rifinitore. 

McKennie 4,5 
Il suo motore stavolta non ha i giri giusti e Allegri lo dirotta sulla corsia dove può almeno coprire. Il risultato? Sambia gli fa fare la figura del birillo. 

Miretti (1’ st) 6,5 
Addomestica il gioco, accarezza la palla e quando serve la schiaffeggia. Nel finale colpisce la traversa, all’ultimo assalto sfiora il palo.

Locatelli 5,5 
Ha le sue responsabilità sulla lentezza della manovra bianconera, però non tira mai indietro la gamba. L’assist di tacco è tanta roba.  

Rabiot 6 
Il gol da guerriero, in spaccata, è una consolazione: non è in giornata. Perde Pierozzi sul corner che impicca la partita della Juve. 


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Kostic 4 
Un primo tempo riassumibile nel tiraccio che fa arrabbiare mezza squadra, pronta a ricevere un cross in area. Il secondo lo guarda dalla panchina. 

Iling-Junior (1’ st) 6 
Comincia sprintando, prosegue incidendo. Quando si sposta a destra costringe Sambia a starsene arroccato. 

Vlahovic
Si scalda colpendo la traversa, poi ritornano i fantasmi degli ultimi due mesi (1 gol in A). Che errore davanti a Fiorillo: avrebbe dato un altro sapore al secondo tempo. 

Milik (32’ st) 5,5 
Un colpo di testa velenoso e poco altro. 

Kean 4,5 
Non trova mai la posizione e finisce per calpestare i piedi a Vlahovic. Non giocava titolare da Lazio-Juve e prima ancora da novembre: al netto dell’infortunio rognoso, abbiamo capito perché. 

Chiesa (1’ st) 6 
Parte a razzo, esaurendo quel poco di energia che aveva dopo i malanni degli ultimi giorni. 


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Allegri (all.) 6 
Via la giacca dopo 15’ ed è il segnale che c’è odore di bruciato. Stravolge più volte la Juve: fa tre cambi già all’intervallo, sostituisce le punte, sposta quattro volte Cambiaso, inverte gli esterni. La reazione finale conferma che la squadra è viva. E in Champions.

Szczesny 6 
Sul gol dovrebbe allungarsi come Mister Fantastic, ma riesce appena a toccare il pallone. Poi fa lo spettatore. 

Gatti 5,5 
Un po’ pasticcione, eppure non manca mai di offrire il suo contributo in fase offensiva. 

Bremer 6 
Accende un primo tempo soporifero con un missile terra aria. Quando fa il suo mestiere, cioè difendere, è il solito muro.

Rugani 5,5 
Dalle sue parti c’è Tchaouna, cliente scomodissimo. Se la cava. Gli manca coraggio con il pallone tra i piedi. 

Yildiz (32’ st) 6,5 
Entra con una voglia matta, rappresenta la scintilla.


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