Juve allenatore ultime news: in attesa di Conte caos Tudor. L'agente ritratta: "Rispetterà l’impegno"

Contratto rinnovato in automatico, però con 1 milione i bianconeri possono liberarlo. Anthony Seric ha smentito lo sfogo del suo assistito: ci sarà al Mondiale per club
Giorgio Marota

I punti dei sospiri hanno spalancato alla Juve il Canal Grande della Champions. A Venezia tutto si è compiuto: il 4° posto prima inseguito e poi difeso è diventato definitivo, insieme a quei 60 milioni di premi Uefa che faranno respirare il bilancio, rassicurando la proprietà e permettendo un’altra sessione di mercato arrembante. In questa settimana di pausa che condurrà al Mondiale per Club - la squadra è a riposo e tornerà a lavorare il 2 giugno - ci sarà modo per riflettere sugli errori e sulle nuove scelte da compiere. Potrà fermarsi a pensare un poco anche Tudor, dopo il clamoroso sfogo del Penzo: «Non sarebbe giusto andare al Mondiale senza futuro alla Juve - aveva detto - il mio si deciderà prima, molto prima, anche per rispetto del club». Una dichiarazione che ha fatto rizzare i capelli ai dirigenti, anche perché a un’ora da Venezia-Juve la versione di Giuntoli era stata diametralmente opposta, rinviando al termine dell’esperienza negli Stati Uniti la decisione definitiva su Igor. 

Tudor, l'agente ritratta: "Rispetterà l'impegno"

Ieri mattina Anthony Seric, l’agente del tecnico croato, uno abituato a diffidare dei giornalisti, si è ritrovato costretto a intervenire a Sky per smentire il suo assistito: «Dopo le interviste a caldo Igor ha parlato con Giuntoli: rispetterà l’impegno preso di guidare la Juve al Mondiale per club - ha detto - il suo è stato uno sfogo dettato dalla tensione per l’obiettivo raggiunto non senza difficoltà, ma in un clima di grande serenità all’interno del club. Igor ha un ottimo rapporto con Giuntoli e tutte le componenti del club». Il caso è formalmente rientrato, i sintomi di un malessere però ci sono tutti e adesso serpeggiano più di prima. Ieri mattina, a mente fredda, l’allenatore si è reso conto di aver esagerato nel post-partita e dopo un colloquio con il dt ha optato per la scelta meno imbarazzante: una dichiarazione pubblica del suo procuratore.  


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Juve, l'ombra di Conte avanza

La Juve ha apprezzato. Ma nel frattempo c’è chi continua a sognare Conte. Tudor, che lo sa da settimane, era già stato vicino a sbottare quando disse «Non sono un traghettatore» ma anche «Io non mi sento inferiore a nessuno». Oggi teme che il suo lavoro venga sottovalutato: ha preso la squadra 5ª in classifica e in una situazione emotiva drammatica, con i calciatori confusi dai metodi di Motta e depressi per i risultati; lui li ha ricompattati e ha chiuso la stagione con 18 punti in 9 partite, alla media di 2 a gara, centrando l’obiettivo quarto posto. In qualsiasi caso, la Champions ha fatto scattare il rinnovo automatico del suo contratto. Anche se la Juventus si è garantita una di clausola di salvaguardia: a fine luglio potrà comunque liberarsi da Tudor, pagandogli una penale da un milione di euro. 

La Juve al Mondiale per Club

Ieri, intanto, c’è stato il rompete le righe. Dal 2 giugno partirà la corsa al Mondiale. «Andiamo lì per vincerlo» è stato lo slancio di ottimismo di Di Gregorio. Chissà se un risultato sorprendente, insomma qualcosa in più di un passaggio del girone sulla carta agevole, possa aggiungere credito alla storia del croato. Di sicuro lui continuerà a giocarsi le proprie carte fino alla fine, pure se le sue valigie sembrano già pronte. Quella per gli Usa, intanto, verrà imbarcata il 14 in direzione Washington. Il 19 l’esordio con l’Al-Ain, sperando di avere a disposizione anche Conceiçao, Veiga e Kolo Muani, tutti prestiti da rinnovare. «Conta solo il presente». Sono parole di Tudor.  


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I punti dei sospiri hanno spalancato alla Juve il Canal Grande della Champions. A Venezia tutto si è compiuto: il 4° posto prima inseguito e poi difeso è diventato definitivo, insieme a quei 60 milioni di premi Uefa che faranno respirare il bilancio, rassicurando la proprietà e permettendo un’altra sessione di mercato arrembante. In questa settimana di pausa che condurrà al Mondiale per Club - la squadra è a riposo e tornerà a lavorare il 2 giugno - ci sarà modo per riflettere sugli errori e sulle nuove scelte da compiere. Potrà fermarsi a pensare un poco anche Tudor, dopo il clamoroso sfogo del Penzo: «Non sarebbe giusto andare al Mondiale senza futuro alla Juve - aveva detto - il mio si deciderà prima, molto prima, anche per rispetto del club». Una dichiarazione che ha fatto rizzare i capelli ai dirigenti, anche perché a un’ora da Venezia-Juve la versione di Giuntoli era stata diametralmente opposta, rinviando al termine dell’esperienza negli Stati Uniti la decisione definitiva su Igor. 

Tudor, l'agente ritratta: "Rispetterà l'impegno"

Ieri mattina Anthony Seric, l’agente del tecnico croato, uno abituato a diffidare dei giornalisti, si è ritrovato costretto a intervenire a Sky per smentire il suo assistito: «Dopo le interviste a caldo Igor ha parlato con Giuntoli: rispetterà l’impegno preso di guidare la Juve al Mondiale per club - ha detto - il suo è stato uno sfogo dettato dalla tensione per l’obiettivo raggiunto non senza difficoltà, ma in un clima di grande serenità all’interno del club. Igor ha un ottimo rapporto con Giuntoli e tutte le componenti del club». Il caso è formalmente rientrato, i sintomi di un malessere però ci sono tutti e adesso serpeggiano più di prima. Ieri mattina, a mente fredda, l’allenatore si è reso conto di aver esagerato nel post-partita e dopo un colloquio con il dt ha optato per la scelta meno imbarazzante: una dichiarazione pubblica del suo procuratore.  


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