Lezione di amor proprio© Getty Images

Lezione di amor proprio

Leggi il commento del direttore del Corriere dello Sport-Stadio
Ivan Zazzaroni
2 min

Da questa sera alle 20 e un minuto e - salvo sorprese - fino al 30 giugno, Dusan Vlahovic sarà un costosissimo parametro zero. Ma un parametro zero speciale poiché nelle prime due giornate di campionato ha segnato due volte in 38 minuti (10 e 28) portando 2 punti alla Juve e facendole probabilmente - ripeto, probabilmente - risparmiare un centinaio di milioni tra cartellino e stipendio al lordo di Kolo Muani.

Non sto parlando di un benefattore, sia chiaro, ma di un professionista a lungo discusso che nel periodo di maggiore difficoltà personale ha tirato fuori le palle e dentro i palloni, chiarendo alla società che lo paga parecchio di voler arrivare fino in fondo. Per più di un motivo.

Partite come Genoa-Juve Mario Sconcerti le definiva sporche. Sporche perché non belle, comunque intense e piene di imprecisioni. Da una partita sporca con tanto di emozione finale (la traversa di Masini) è uscita nuovamente una certezza: Vlahovic non ha perso il senso del gol, né la voglia di farlo. E si comporta seriamente.

Mi dicono che la Juve abbia insistito su Kolo anche per paura che “questo” Dusan mollasse subito dopo la fine del mercato. Io credo che non sarà così e che la storia tra lui e il club possa anche registrare una svolta.

PS. Nutro qualche perplessità sulla disposizione a 5 (difensori veri) del primo tempo: per 40 minuti la Juve ha fatto provincia, poi s’è acceso Yildiz e in un paio di occasioni il Genoa ha tremato.


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