Lazio, Sarri va a caccia del tris: c’è il precedente di Pioli

Da marzo 2015, con il tecnico emiliano, la squadra biancoceleste non vince tre gare di fila in A senza subire gol
Lazio, Sarri va a caccia del tris: c’è il precedente di Pioli© ANSA
Fabrizio Patania
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ROMA - Sarri, silente e squalificato, si accomoderà dietro la vetrata di uno dei box della tribuna Monte Mario, ultimo anello, stessa fila del posto di Polizia. Quasi irraggiungibile, potrà toccare ferro e qualsiasi altro genere di amuleto senza essere visto. Se in Danimarca la Lazio era ricaduta negli antichi difetti, fallendo la terza vittoria consecutiva tra Europa League e campionato, come non è mai accaduto sotto la sua gestione, oggi all’ora di pranzo ha un’altra possibilità e avrebbe forse un peso superiore centrare il tris. Perché Sarri, sulla panchina biancoceleste, non ha mai vinto tre partite di fila in Serie A. Può centrare il traguardo a patto di battere lo Spezia all’Olimpico dopo il 2-0 al Verona e il 4-0 in trasferta a Cremona. Servono segnali di continuità di rendimento e di risultati per consolidare classifica e ambizioni.

Martello

La caduta fragorosa in Danimarca, invece, ha fatto riemergere incertezze legate alla mentalità di una squadra a cui Sarri rimprovera presunzione e atteggiamenti superficiali, la tendenza a guardarsi allo specchio oppure ad accontentarsi, tipici effetti di un gruppo “piacione”, portato a sopravvalutarsi, senza troppa fame. Per arrivare in fondo, occorre un altro tipo di mentalità. L’abitudine a scendere in campo ogni tre giorni, senza cali di rendimento e di intensità, fa la differenza. Sarri si è trasformato in un martello, sta insistendo con lo spogliatoio, ha alzato la guardia allo Zini, prima della sosta. Non si rilassa, non vorrebbe tornare ad affrontare gli stessi argomenti nelle prossime settimane. Da qui al 13 novembre, con dodici partite tra Europa League e campionato, si gettano le basi per il futuro a breve scadenza. Mau non ama parlare. Anche ieri niente conferenza, evitando nuove e possibili polemiche arbitrali dopo la “sparata” di Trentalange, capo dell’Aia. Meglio evitare e volare bassi. Sarri si era già fatto sentire. Nel ritiro di Piacenza aveva chiesto al gruppo di eliminare in via definitiva certi black-out, altrimenti sarebbe stato pronto a un passo laterale, prendendosi forse eccessive responsabilità.

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Precedente

C’è un dato da analizzare e riguarda la difesa. Appena 5 reti incassati in 7 giornate. Le ultime due vittorie, piegando Verona e Cremonese, con Provedel imbattuto. La Lazio non ne vince tre di fila senza incassare gol dal marzo 2015. Pioli all’epoca regolò Sassuolo (3-0 fuori), Fiorentina (4-0), Torino (2-0 in trasferta) e Verona (2-0) chiudendo il campionato al terzo posto e con la qualificazione ai preliminari Champions. Ora basterebbe il quarto per entrare ai gironi. Mica facile.


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