Sarri, bilancio in attivo a parte il ko con la Juve

Più punti (8) e più vittorie (9) rispetto ad un anno fa e la difesa ha incassato ben 18 gol in meno. Biancocelesti oggi al quarto posto dodici mesi fa era lontano 9 punti
Sarri, bilancio in attivo a parte il ko con la Juve© ANSA
Carlo Roscito
5 min

ROMA - Più punti, più vittorie, più tutto. Anzi no, meno gol incassati. Il ko con la Juventus non cancella quanto di buono fatto finora a livello difensivo. Si ferma il campionato e si tirano le somme, per quanto parziali. La Lazio può ritenersi soddisfatta dei suoi numeri: 15 giornate giocate a denti stretti, impegni e infortuni ravvicinati dentro il frullatore del calendario compresso dall'imminente Mondiale in Qatar. È il momento delle riflessioni e dei confronti con l'anno scorso, una presa di coscienza dei miglioramenti tra la prima e la seconda stagione con Sarri al comando. Spicca un dato su tutti, quello delle reti subite. Furono 29 dodici mesi fa allo stesso punto della Serie A: oggi sono 11, di cui 6 prese nelle due sfide contro Salernitana e Juventus.  

Crescita

Due partite coincise con le peggiori prestazioni messe in mostra finora in campionato. Hanno sporcato i numeri, eppure i biancocelesti sono rimasti lo stesso la seconda migliore difesa dietro alla Juventus (7). Hanno fatto meglio anche del Napoli capolista (12), della Roma (14), del Milan e dell'Atalanta (entrambe 15). L'Inter - stessi punti in classifica - ne ha rimediati addirittura 22. Merito dell'addestramento avanzato agli ordini di Sarri. Una solidità mancata solo nei due match già citati. La Lazio, tolti quei 180 minuti contro Juve e Salernitana, ha raccolto il pallone nella propria porta 5 volte nelle 13 gare restanti. Affrontando, tra l’altro, big come Inter, Napoli, Atalanta e Roma 

BundesLazio: ecco come Sarri ha impostato il programma dei prossimi due mesi

Clean sheet

Tre vittorie e un ko, pali inviolati a Bergamo (23 ottobre) e nel derby (6 novembre). In tutto sono stati 9 i match in cui la Lazio è riuscita a centrare il clean sheet, tanti quanti ne aveva collezionati nell’intera Serie A 2021-2022. Soltanto nella stagione 1973-1974, a questo punto della stagione, era riuscita a registrarne di più (10). E alla fine fu scudetto, il primo nella storia del club. Le ambizioni non sono le stesse, ma lo score del reparto arretrato non si discosta poi troppo. C'è un singolo aspetto in difetto rispetto alla passata Serie A: le reti segnate. Un fattore ininfluente osservando la posizione in classifica: la Lazio ne aveva siglate 29, adesso sono “soltanto” 26 (quarto migliore attacco dietro Napoli, Inter e Milan), ma distribuite meglio visti i punti conquistati.  

Lazio, la scommessa di Leiva. "E' da Champions League"

Gap

Lì, la differenza netta e fondamentale. Ora sono 30 e non 22: un +8 che ha permesso ai biancocelesti di chiudere la prima parentesi al quarto posto invece che al nono. Una sola squadra, nel confronto tra le due graduatorie (2021-2022 e 2022-2023), è riuscita a migliorarsi maggiormente: la Salernitana con un +9, rimasta in Serie A grazie al miracolo compiuto in extremis tra aprile e maggio. Subito dopo i granata proprio Lazio e Udinese (+8), poi Juve (+7), Napoli (+5), Torino (+3), Roma e Spezia (+2). La peggiore, in questo senso, è il Verona (addirittura -15). Sarri, nonostante i difetti ancora da cancellare, ha viaggiato con il piede schiacciato sull'acceleratore rispetto alla prima annata in panchina. Ha vinto 9 partite e non 6, ne ha perse 3 e non 5. In piena zona Champions League, l'anno scorso era a -9 dal quarto posto. La Lazio ha il "più" ovunque. Tranne nel dato dei gol subiti.  


© RIPRODUZIONE RISERVATA