Tatarusanu, usato garantito in casa Milan

Già l’anno scorso il romeno sostituì il francese: exploit contro l’Inter
Tatarusanu, usato garantito in casa Milan© AC Milan via Getty Images
Pietro Guadagno
4 min

MILANO - S.o.s. Tatarusanu. Esattamente come un anno fa, più o meno di questi tempi, toccherà nuovamente al portiere rumeno difendere la porta del Milan. Colpa dell’infortunio rimediato da Maignan in nazionale. Stavolta il numero uno è stato costretto a fermarsi per una lesione del gemello mediale del polpaccio sinistro. Allora, invece, si trattò di una lesione al legamento del polso sinistro. Ci vorrà un mesetto perché “Magic Mike” possa tornare in campo, quindi non avverrà prima del 22 ottobre contro il Monza. Insomma, almeno 5 partite - Empoli, Juventus e Verona più il doppio confronto con il Chelsea in Champions - in cui Tatarusanu diventerà l’ultimo baluardo di una difesa che, per la verità, in questo avvio di stagione è stata tutt’altro che blindata: ben 10, infatti, i gol incassati nelle prime 9 uscite stagionali. E non certo per responsabilità di Maignan, al contrario autore di alcune prodezze, come nel derby con l’Inter o come il rigore parato a Berardi in casa del Sassuolo. Più che altro non hanno funzionato alcuni meccanismi difensivi, oltre al fatto che il centrocampo non sempre ha protetto in maniera adeguata la retroguardia.

Ruggine da togliere

A Tatarusanu, che è stato anche “precettato” in Champions, essendo rimasto inizialmente fuori dalla lista per mancanza di giocatori italiani, non manca certo l’esperienza, dall’alto dei suoi 36 anni e anche delle sue 66 presenze nelle Coppe Europee. Più gettoni di lui ne hanno accumulati soltanto Ibrahimovic e Giroud nella rossa rossonera. Semmai, il rumeno dovrà togliersi un po’ di ruggine di dosso. L’ultima sua apparizione in campo, infatti, risale al 24 novembre 2021 e fu un momento felice, visto che il Diavolo conquistò la sua unica vittoria in Champions dello scorso anno in casa dell’Atletico Madrid. E, guarda caso, in quel frangente la porta rossonera rimase inviolata. Insomma, una serata da ricordare. Come lo fu anche il derby con l’Inter del 7 novembre: finì 1-1, con primo rigore a favore nei nerazzurri trasformato da Calhanoglu e secondo, invece, neutralizzato a Lautaro proprio da Tatarusanu. Quella prodezza gli fece guadagnare immediatamente l’etichetta di eroe della stracittadina. Decisamente meno felice, invece, la sua prestazione con la Fiorentina (20 novembre), quando incassò ben 4 reti, regalando letteralmente la prima a Duncan. A ogni modo non si può dire che il bilancio di quelle nove gare da titolare sia stato negativo. Al contrario, il Diavolo ne uscì con cinque vittorie, due pareggi e due sconfitte.

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Tris di fuoco

In casa rossonera sono convinti che non ci saranno particolari ripercussioni nemmeno in occasione di questo secondo stop di Maignan. Volendo, il nuovo debutto di Tatarusanu è da considerare tutto sommato soft, anche se l’Empoli, al Castellani, non è mai un cliente così agevole. Mentre sarà decisamente meno tranquillo il trittico Chelsea-Juve-Chelsea, tutto nello spazio di una settimana. Soprattutto in Europa, il Diavolo si gioca parecchio. Con 4 punti in 2 partite, gli uomini di Pioli si sono messi nelle condizioni per conquistare la qualificazione alla seconda fase. Ma gli stenti dei Blues concedono la chance addirittura per arrivarci da prima squadra nel girone. Sarà fondamentale, però, tenere alto il muro difensivo. E se qualcosa verrà lasciato passare, toccherà a Tatarusanu impedire le peggiori conseguenze. Il rumeno è il primo a sapere cosa lo attende.


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