Pagina 3 | Milan-Napoli, le pagelle dei rossoneri: Gabbia solido, Florenzi ispira

Pioli (all.) 6
Con una vittoria, raggiunge Sacchi con 220 panchine rossonere. Il Diavolo soffre all’inizio e pure alla fine, ma porta a casa un’atra vittoria e ora “vede” almeno il secondo posto della Juventus. 
Maignan 6 
Deve ringraziare due volte i pali della sua porta, ma si fa trovare pronto sull’unica conclusione nello specchio del Napoli. 
Calabria 6 
L’illusione di aver rotto la catena dei guai muscolari è durata solo qualche settimana. La sua gara dura poco più di una mezz’ora, per poi uscire toccandosi l’adduttore sinistro. 
Florenzi (37’ pt) 6,5 
Al primo intervento, rischia subito il giallo, abbattendo Kvara. Poi scalda i guanti di Gollini ed è provvidenziale in chiusura sullo stesso georgiano. Ispira pure una ghiotta occasione per Leao, con un anticipo a centrocampo.  
Kjaer 5,5 
Quando resta uno contro uno, non è impeccabile. Si fa bruciare da Simeone, lasciandogli una pericolosa deviazione sotto porta. E, senza assistente, soffre pure le fiammate di Kvara. Non lo aiuta un dolore al ginocchio, che ne condiziona i movimenti e la reattività. E, infatti, deve uscire a metà ripresa. 

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Gabbia 6,5 
E’ l’anello forte della retroguardia. Altra personalità e sicurezza rispetto a quando aveva lasciato Milanello. Letture giuste, tempismo negli anticipi, come quello su Raspadori a due passi da Maignan. 
Theo Hernandez 7 
Vede un’autostrada e passa il casello a tutta velocità, senza trovare ostacoli. Freddo nell’infilzare Gollini in uscita. Va all’assalto appena trova spazio, pagando qualcosa in precisione sulle rifiniture. E Politano, alla fine, è comunque un osso duro. 
Bennacer 6 
La mobilità e ridotta, ma il piccolo cabotaggio di Zielinski gli permette di non andare in affanno. Spesso qualche metro più avanti di Adli, o largo a destra per vedere meglio il gioco. Tenta un diagonale a inizio ripresa, per poi lasciare a Simeone una ghiotta occasione. Sostituito quando ha finito la benzina. 
Musah (21’ st) 6 
Lancia Leao verso Gollini, per il quasi raddoppio. Poi rischia il rigore per un braccio largo in area. 
Adli 6 
Soffre l’intraprendenza di Anguissa e anche la poca abitudine all’interdizione. Accorciando le distanze rispetto alla sua linea difensiva, però, toglie campo all’avversario e l’intera fase di non possesso ne trae giovamento. La ripresa è di grande sofferenza, ma si nota la sua capacità di resistere. 

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Jimenez (36’ st) sv 
Dentro per stringere le maglie in mezzo al campo. 
Loftus-Cheek 6 
Troppo leggero nei contrasti, nonostante il fisico, impiega mezz’ora per entrare in partita. Quando la mediana partenopea perde compattezza, comincia a prendere quota, ma Lobotka continua a mordergli le caviglia. 
Leao 7 
Sembrava in una delle sue serate un po’ così. Invece, è li ad accendere la scintilla del Diavolo. Straordinario il corridoio che disegna per proiettare Theo in porta. Affonda i colpi ripetutamente nella ripresa, ma fallisce il diagonale della sicurezza: quasi 5 mesi senza gol in campionato. 
Giroud 6 
Gara complicata, nella quale, di fatto, si rende utile solo per aprire spazi ai compagni. Come in occasione della rete di Theo, quando contribuisce a rompere la linea difensiva azzurra. La sensazione è che la sua condizione fisica non sia al top. Con l’esperienza, però, riesce a dare il suo contributo. 
Jovic (36’ st) sv 
Più corsa per tentare qualche sortita. 

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Jimenez (36’ st) sv 
Dentro per stringere le maglie in mezzo al campo. 
Loftus-Cheek 6 
Troppo leggero nei contrasti, nonostante il fisico, impiega mezz’ora per entrare in partita. Quando la mediana partenopea perde compattezza, comincia a prendere quota, ma Lobotka continua a mordergli le caviglia. 
Leao 7 
Sembrava in una delle sue serate un po’ così. Invece, è li ad accendere la scintilla del Diavolo. Straordinario il corridoio che disegna per proiettare Theo in porta. Affonda i colpi ripetutamente nella ripresa, ma fallisce il diagonale della sicurezza: quasi 5 mesi senza gol in campionato. 
Giroud 6 
Gara complicata, nella quale, di fatto, si rende utile solo per aprire spazi ai compagni. Come in occasione della rete di Theo, quando contribuisce a rompere la linea difensiva azzurra. La sensazione è che la sua condizione fisica non sia al top. Con l’esperienza, però, riesce a dare il suo contributo. 
Jovic (36’ st) sv 
Più corsa per tentare qualche sortita. 

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