Napoli, anche il New York Times incorona Kvaratskhelia

La fama del georgiano varca anche l'oceano, così lo descrive il quotidiano: "Ha un fascino raro, anticonformista, selvaggio"
Napoli, anche il New York Times incorona Kvaratskhelia© Getty Images
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Il fascino e la fama di Kvaratskhelia attraversano l'oceano e sbarcano negli Stati Uniti. Il New York Times titola così infatti: 'The Instant Legend of Kvaradona'. Il quotidiano americano parla così del giocatore georgiano del Napoli: "Il protagonista assoluto della Champions League". Il Nyt aggiunge: "Se è vero che Kvara ha affascinato il calcio italiano, il suo successo ha sconvolto il calcio georgiano anche a livello sociale".

Georgia: "E poi arrivò Kvaratskhelia"

Le righe del New York Time si soffermano sul fenomeno Kvara visto dalla Georgia: "Temevano che l’Arena di Adjarabet, con i suoi archi sinuosi e l’esterno illuminato, si trasformasse in una specie di elefante bianco. Batumi, dopo tutto, è una pittoresca località turistica; aveva poco bisogno di uno stadio da 20.000 posti. La Dinamo, la squadra di calcio che doveva chiamarla casa, generalmente richiedeva posti a sedere solo per la metà di quel numero. E poi, all’inizio di aprile, arrivò Khvicha Kvaratskhelia”.

E ancora:  “Nei tre mesi trascorsi da Kvaratskhelia a Batumi, ogni posto fu occupato. I turisti che affollavano le spiagge del Mar Nero hanno aggiunto una partita ai loro itinerari. Amici, parenti, vicini, colleghi e conoscenti hanno iniziato a chiedere biglietti, indipendentemente dal fatto che sostenessero la Dinamo, qualcun altro o nessuno”. George Geguchadze, allenatore della Dinamo, aggiunge: "Avevamo stadi pieni in quasi tutte le città". Tutti volevano sbirciare Kvara: "Anche le partite nelle retrovie del Paese, in stadi che normalmente potevano attrarre solo poche centinaia di spettatori, andavano sold out”.

Nyt: "L'Europa ha sbagliato a non riconoscere il talento di Kvara"

L'Europa, invece, è stata a guardare. Napoli a parte, naturalmente. “Tutto il continente era a conoscenza dei suoi doni mentre era in Russia, se non prima. Juve e Tottenham lo avevano osservato. Il Napoli lo seguiva da due anni". “Era un po’ una vittima, in un certo senso”, dice Oleg Yarovinski, direttore generale del Rubin Kazan. “Gli piaceva, ma forse non avevano bisogno di lui”. Il Rubin Kazan non ha mai ricevuto una sola offerta. “Tutto quello che ho sentito è che era un giocatore stanco dopo il 70esimo minuto”, ha detto Sagnol alla stazione radio francese RMC Sport. “Dicevano: ‘Sai, Willy, è solo un georgiano, non è brasiliano. È meno glamour‘”.

Nyt: "I numeri da soli non spiegano il fenomeno"

I numeri non sono sufficienti a spiegare il fenomeno, scrive ancora il Nyt. “La radice del fascino di Kvaratskelia è un senso di rarità. È il tipo di giocatore che il calcio moderno – con i suoi sistemi giovanili industrializzati e modelli stilistici – non produce più: volubile e intuitivo, vagamente anticonformista, in qualche modo selvaggio”.

Andrés Carrasco, capo spagnolo dello sviluppo giovanile della Dinamo Tbilisi, il club che ha svezzato Kvaratskhelia, dice: "Ha alcuni aspetti che sono molto georgiani. Tende a non preoccuparsi se qualcosa non funziona. Non pensa alle conseguenze negative. Questo è vero per molti giocatori offensivi qui. Sono audaci.  Un po' anarchici". 

Ora, però, "tutti sono riuniti attorno alla televisioni", come dice Kobiashvili, uno dei giocatori più famosi della storia della Georgia: "E non riesco a ricordare niente del genere". 


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