L’idea di De Laurentiis per Hamsik: l’addio al calcio tra amici

Il Napoli vorrebbe celebrare la fine della carriera dell’ex capitano: tutte le possibili ipotesi
L’idea di De Laurentiis per Hamsik: l’addio al calcio tra amici© ANSA
Antonio Giordano
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NAPOLI - La storia non può essere dimenticata, semmai è giusto celebrarla: e dodici anni, 520 partite, 121 gol, due Coppe Italia e una Supercoppa rappresentano se stesso ma anche il club e meritano una festicciola, qualcosa di intimo. La storia sta lì, la conoscono (a memoria) anche i bambini e qualcuno, che magari adesso sarà cresciutello, se ne è pure andato in giro con la cresta alla Marek Hamsik: poi è arrivata la Cina, gennaio 2019, l’offerta irrinunciabile. La sera in cui Hamsik si congedò da Napoli, il 2 febbraio del 2019, non si comprese subito che in quel momento si stava chiudendo un’epoca: la mano sul cuore sapeva di indizio ma nell’ombra c’è sempre il rischio di un abbaglio. Nell’aria c’erano i segnali, certo che sì, si era capito a Milano, a Santo Stefano, che dalla Cina aveva scelto di osare: però, poi, le solite «dannate» dinamiche del mercato, le strategie... E invece, era stato veramente tutto scritto: il Dalian con i suoi 20 milioni ad Adl e 9 ad Hamsik ruppe un fronte, una specie di fusione calda, ma non i sentimenti. In quel calcio, imploso rapidamente complice il Covid, Hamsik c’è rimasto fino al 2021, poi se ne è andato qualche mese al Goteborg e altre due stagioni al Trabzonspor, apoteosi di una carriera con tanto di scudetto.

Hamsik, le ipotesi per il ritiro con il Napoli

Ma Napoli gli è rimasta dentro, ci viene spesso, ha amici veri, ha casa a Castel Volturno a due passi dal centro sportivo di cui è stato un simbolo e ha un rapporto con Adl che sta pensando (anche) per lui: a Castel di Sangro, dal 28 luglio al 12 agosto, ci sono finestre libere in cui incastrare amichevoli e una si potrebbe dedicare a Marek, per salutarsi simbolicamente e sinceramente con un amico con il quale s’è costruito un sogno, realizzato poi dai suoi eredi. Hamsik ha annunciato il primo giugno, che «mi ritiro, il Trabzonspor sarà il mio ultimo club, è stata una decisione non facile ma presa assieme alla mia famiglia». Si è concesso un paio di «supplementari», con la sua Nazionale, convinto dal ct Calzona a sfidare l’Islanda e il Liechtenstein, entrerà nello staff della Slovacchia e però non ha ancora trovato il chiodo al quale appendere le scarpette: il Napoli vorrebbe che lo facesse con quella 17 addosso, in una giornata informale come il suo carattere spesso invoca, né eccessiva reclame né sfarzo. Un abbraccio, in famiglia, per ricordarsi d’essere stati felici

 


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