Milan-Napoli, le pagelle degli azzurri: Lobotka lucido, Simeone lotta. Ok Lindstrom

Le valutazioni degli uomini di Mazzarri dopo il ko per 1-0 contro i rossoneri di Pioli a San Siro
Pietro Guadagno
Mazzarri (all.) 6
L’avvio croccante è spezzato dallo svarione sul gol rossonero. Giuste le mosse per riprendere la partita. Anche se qualcuna, forse, scatta un pelo in ritardo. Due pali, ma quanto manca Osimhen là davanti. 
Gollini 5,5 
Vero che Theo gli si presenta davanti tutto solo. Lascia qualche dubbio, però, sul tempo dell’uscita, con il suo palo, forse, troppo scoperto. E quasi combina un disastro su una conclusione senza grandi pretese di Florenzi. 
Ostigard 6 
Quando Leao inventa per Theo, lui è troppo passivo, lasciando al portoghese il tempo di ricevere il pallone e di vedere il compagno. E’ l’unica sbavatura, però. Sacrificato all’intervallo per cambiare modulo e dare più peso al fronte offensivo. 
Politano (1’ st) 6,5 
E’ la carta che Mazzarri si gioca per girare la partita. Dà subito più forza e completezza al fronte d’attacco. In proprio, ci mette una conclusione dalla sua mattonella, che si spegna poco lontano dal secondo palo. Tiene in apprensione il Diavolo fino alla fine. 
Rrahmani 6 
Non si fa problemi ad alzarsi fino alla trequarti offensiva per andare a “prendere” Giroud. Quando si tratta di gestire il pallone, però, mostra impacci pericolosi, tanto da innescare un contropiede sanguinoso. 

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Ngonge (45’ st) sv 
La mossa della disperazione. 
Di Lorenzo 5,5 
Errore di lettura: va a raddoppiare su Leao, invece di seguire Theo, che affonda nel vuoto per firmare l’1-0. Nella ripresa, con il cambio di modulo, deve affrontare da solo il portoghese e sono dolori. Più per meriti dell’avversario che per colpe sue, però. Sul suo tiro, nel finale, Maignan deve compiere l’unica parata della serata. 
Anguissa 6 
Subito aggressivo, va a cercare lo spazio alle spalle di Adli, dando superiorità numerica al Napoli sulla trequarti offensiva. Poi il corto circuito sul gol, lo manda fuori giri. Si riaccende nella ripresa, alimentando, senza fortuna, le folate offensive partenopee. 
Lobotka 6,5 
Con coraggio, a scapito della differenza di stazza, affronta Loftus-Cheek senza mai tirare indietro la gamba. Le idee non gli mancano, e nemmeno la lucidità. Ma non sempre i compagni lo assecondano. Non può essere lui a ritrovarsi ultimo uomo sulla fuga vincente di Theo. 
Zielinski 5,5 
Ritrova la maglia da titolare nello stadio che sarà casa sua il prossimo anno. Solo che il suo fuoco non è quello degno di un futuro derby. Il passo è troppo compassato, le giocate banali e prevedibili. 
Lindstrom (31’ st) 6 
Mette scompiglio nella retroguardia avversaria. Probabilmente doveva entrare prima. 
Mazzocchi 6 
Poco da dire sul piano difensivo perché Pulisic ha combinato poco dalla sua parte. Come Calabria fino a che è rimasto in campo. Da terzino puro, però, ha potuto combinare poco nella metà campo offensiva. 

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Kvaratskhelia 6,5 
Libero di svariare su tutto il fronte offensivo, crea la prima occasione della gara. Non è l’unico lampo, ma dà la sensazione di trovarsi troppo solo a sfidare troppi avversari. Meglio quando si aggiunge Politano, ma manca la giocata decisiva. 
Simeone 6 
Bravo a prendere il tempo a Kjaer, non altrettanto ad inquadrare la porta, scheggiando il legno. E’ il segnale di una gara in cui non mette mai la sciabola nel fodero. Emblematico, in questo senso, il pallone recuperato su Bennacer, con immediata conclusione imprecisa da buona posizione. Lì finisce la sua partita. 
Raspadori (10’ st) 5,5 
Mazzarri vuole aumentare la qualità dentro l’area, ma il fioretto è meno efficace della sciabola. 

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Mazzarri (all.) 6
L’avvio croccante è spezzato dallo svarione sul gol rossonero. Giuste le mosse per riprendere la partita. Anche se qualcuna, forse, scatta un pelo in ritardo. Due pali, ma quanto manca Osimhen là davanti. 
Gollini 5,5 
Vero che Theo gli si presenta davanti tutto solo. Lascia qualche dubbio, però, sul tempo dell’uscita, con il suo palo, forse, troppo scoperto. E quasi combina un disastro su una conclusione senza grandi pretese di Florenzi. 
Ostigard 6 
Quando Leao inventa per Theo, lui è troppo passivo, lasciando al portoghese il tempo di ricevere il pallone e di vedere il compagno. E’ l’unica sbavatura, però. Sacrificato all’intervallo per cambiare modulo e dare più peso al fronte offensivo. 
Politano (1’ st) 6,5 
E’ la carta che Mazzarri si gioca per girare la partita. Dà subito più forza e completezza al fronte d’attacco. In proprio, ci mette una conclusione dalla sua mattonella, che si spegna poco lontano dal secondo palo. Tiene in apprensione il Diavolo fino alla fine. 
Rrahmani 6 
Non si fa problemi ad alzarsi fino alla trequarti offensiva per andare a “prendere” Giroud. Quando si tratta di gestire il pallone, però, mostra impacci pericolosi, tanto da innescare un contropiede sanguinoso. 

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