Roma, Trigoria blindata per il Coronavirus: le disposizioni anti contagio

Lo staff giallorosso ha predisposto misure cautelari di natura igienico-sanitaria all'interno del Fulvio Bernardini
Roma, Trigoria blindata per il Coronavirus: le disposizioni anti contagio
Jacopo Aliprandi
5 min

ROMA - "Evitare il più possibile i contatti con i compagni di squadra e i dipendenti di Trigoria". Questa è la prima regola dettata dallo staff sanitario giallorosso, che si aggiunge ai ventuno punti stilati dalla Federazione Medici Sportivi italiani, ai giocatori della Roma che in questi giorni continueranno ad allenarsi al Fulvio Bernardini. Perché il Coronavirus è arrivato anche nella Capitale e i giocatori stanno comprendendo lo stato di emergenza mostrando un atteggiamento di grande responsabilità. Prendendo atto che nella vita privata i calciatorii, soprattutto chi ha a Roma anche la famiglia, stanno evitando il più possibile le uscite in ristoranti e locali, a Trigoria sono state dettate alcune regole per cercare di evitare il più possibile il contagio del virus che sta minacciando la popolazione mondiale. 

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Evitare gli abbracci, le pacche sulle spalle, ma anche i saluti con le strette di mano in qualsiasi momento, oltre a provare a mantenere una minima distanza nei momenti extra campo. Come ad esempio in palestra, nel riscaldamento prima di cominciare la vera e propria seduta agli ordini di Fonseca, o nello spogliatoio prima e dopo la sessione. I giocatori non dovranno mangiare nello spogliatoio per non lasciare residui di cibo tra i vari armadietti, così come tutti i cerotti e le fasce indossate dovranno essere immediatamente gettate in appositi cestini che poi verranno portati fuori dal centro sportivo. Lavarsi sempre le mani prima di toccare gli oggetti di uso comune all'interno dello spogliatoio e, come dovrebbe sempre essere, prima di toccarsi il viso. Per questo sono stati messi a disposizione in diverse zone del centro sportivo dei distributori di gel igienizzante. Anche prima della minaccia Coronavirus (la Roma ha da sempre un alto standard di igiene) i giocatori hanno a disposizione delle borracce numerate, inoltre lo staff giallorosso firnisce durante l'allenamento contenitori di bevande 'usa e getta' con acqua o energizzanti, per evitare di far bere più giocatori da una stessa bottiglietta. Non ci saranno più i passaggi dei 'fratini' o delle pettorine durante le partitelle tattiche. Ai giocatori inoltre poco dopo l'inizio della stagione è stato somministrato il vaccino antifluenzale, sarà ipoteticamente più semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti. 

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All'uscita dal centro sportivo è sconsigliato in questo momento fermarsi per firmare autografi e scattare foto con i tifosi, sempre presenti davanti al Fulvio Bernardini, così come è stato chiesto di non andare nei centri commerciali dove il giocatore-vip può scatenare l'entusiasmo dei tifosi e quindi 'provocare' un contatto quasi certo. La Roma, in sinergia con l'Unione Tifosi Romanisti, ha annullato le serate in programma con i sostenitori giallorossi: rinviato il conviviale tra i tifosi e la delegazione di due giocatori più un dirigente che solitamente si svolge ogni mese in un noto albergo della capitale. 

Come fronteggiare il pericolo contagio invece a ridosso o durante le partite? In attesa di nuove comunicazioni da parte della Lega, che sta scrivendo un nuovo regolamente per il rapporto club-media, le comunicazioni ricevute per la scorsa giornata erano di mantenere una distanza di due metri tra i giornalisti e l'allenatore per le conferenze stampa, di limitare il numero di accreditati allo stadio fino a un massimo di centocinquanta persone (tra operatori, ufficio stampa e media), di non permettere l'accesso a bordocampo ai fotografi se non quelli dei rispettivi club e di eliminare la zona mista nel post partita. 

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