Mourinho attacca: “Roma piccola agli occhi del potere. Zaniolo non è come Lautaro, Chiellini e Ibra"

Il tecnico giallorosso al termine del match pareggiato contro il Genoa non ci sta: "Se l’arbitro ha deciso bene, il calcio è cambiato: è un altro sport"
Mourinho attacca: “Roma piccola agli occhi del potere. Zaniolo non è come Lautaro, Chiellini e Ibra"© LAPRESSE
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ROMA - La Roma non va oltre al pareggio contro il Genoa. Nel match delle 15 la squadra di Mourinho ha pareggiato 0-0 contro i liguri nonostante le tante occasioni avute e sprecate nel corso del match. Nell'ultimo minuto un gol annullato anche dal Var a Zaniolo che ha scatenato le polemiche della Roma. Al termine del match Mourinho è intervenuto ai microfoni di Dazn per commentare il risultato. 

l gol annullato a Zaniolo?
“Non voglio commentare. Posso commentare la gara, no il gol o il rosso”.

Vuole evitare la polemica?
Preferisco evitare. Possiamo tornare sulla partita”. 

Si poteva sfruttare di più l’ampiezza?
“Il Genoa è una squadra che gioca per la salvezza, per questo gioca una gara brutta in cui porta a casa il suo punto. Non è una critica, anche io farei così. Giocare contro queste squadre è difficile. Abbiamo giocato in ampiezza, ma senza profondità. Nel secondo tempo abbiamo cambiato e creato tanto. Un esempio è il tiro alto di Zaniolo. Nella seconda frazione, non ho sentito differenza numerica dopo il rosso, c’è stata una squadra che lottava per la vittoria. Onore al Genoa che ha preso il punto”.

El Shaarawy?
“Oggi ho sentito una panchina utile per vincere la gara. Ho visto che si poteva cambiare la dinamica. Con Stephan e Felix, insieme a chi c’era, abbiamo creato tanto. Non abbiamo fatto gol. Il gol fatto è stato annullato, ma non voglio fare polemica. Dovremmo parlarne per mezz’ora. Se l’arbitro ha deciso bene, il nostro gioco (il calcio, ndr) è cambiato: è un altro sport. Se quello è un fallo, lo sport non è lo stesso più. Troviamo un altro nome. Se l’arbitro ha sbagliato, sarà lui il primo scontento. Per noi è un deja-vu. Domani è un altro giorno”.

Come giudica la situazione?
“La Roma agli occhi del potere è piccola”.

Mourinho in conferenza stampa

C'è un'incoerenza nel fischio che annulla il gol di Zaniolo.
"Non esiste. Stai parlando di una cosa che non esiste. Vedo situazioni simili nello stesso campionato in altri campionato. Se al VAR non hanno sbagliato e hanno seguito delle linee guida, il calcio si sta trasformando in un altro sport, non si può dire che l'arbitro ha sbagliato. È la gente che sta sbagliando, perché il calcio va in una direzione diversa. La seconda possibilità è che l'arbitro ha sbagliato o che il VAR ha sbagliato, e se questa è la situazione parliamo di un deja-vu, non sono mai arrivato qui a dire che l'arbitro ha sbagliato a nostro favore. Ma è così, parliamo della partita e dimentichiamo l'arbitro".

Come si può cambiare la visione della Roma da parte del potere?
"Non lo so".

In passato ci ha detto che non le piace giocare a 5 difensori. Oggi perché ha fatto questa scelta?
"Non è il mio sistema tattico preferito, ma mi devo adattare a quello che ho. Strategicamente abbiamo pensato di giocare contro una squadra superchiusa, servivano giocatori alti sull'ampiezza perché il pallone sarebbe arrivato con grande facilità, come è successo. Nel primo tempo non abbiamo sfruttato questa cosa, nel secondo con El Shaarawy e Mkhitaryan abbiamo trovato tante situazioni in cui non abbiamo segnato per errori tecnici o di posizionamento, ma abbiamo creato tanto".

Il rosso a Zaniolo?
"Ho parlato con l'arbitro, perché secondo ha sbagliato sull'espulsione. Se Zaniolo giocasse nell'Inter, nella Juventus o nel Milan lo avrebbero espulso? Non prende un rigore in tutta la stagione, non prende falli tutte le partite, apre la bocca e prende le ammonizioni. Ha 7-8 cartellini gialli e 2 rossi, Zaniolo, un creativo. Zaniolo oggi è stato espulso perché ha detto tre volte al signor Abisso tre volte "Ma che caz.. hai fischiato". Non lo ha insultato. Non gli ha detto di andare a quel paese, non gli ha insultato la maglia, gli ha detto 3 volte "che ca... fischi". Se sono arbitro, dopo un gol festeggiato al 90', la frustrazione del gol annullato, e il calciatore va da te e ti dice una cosa del genere, gli do giallo e finisce lì. Pensi che quel rosso lì, per fare un esempio, lo avrebbero dato a Lautaro Martinez a San Siro? O a Chiellini nello stadio della Juventus? O a Zlatan a San Siro?  "Che c... ha fischiato: rosso. Rosso. Questi siamo noi, siamo piccolini. Abisso ha fatto una buona partita, se dimentico questa azione ultima dove magari non ha sbagliato lui, magari hanno sbagliato i dottori che decidono com'è il calcio di oggi. Magari non è colpa sua. Abisso ha fatto una partita buona, tolta questa ultima situazione. Non so se ha sbagliato lui o i dottori, per questo io esco da qui senza alcun feeling negativo con lui.  Però servirebbe un po' di maturità, è una parola che mi piace perché l'ho detta 50 volte ieri. L'arbitro deve sapere che una cosa è "che c... fischi" al 5' e al 90' dopo un gol annullato. Maturità, sensibilità. Nicolò sarà squalificato e andiamo di nuovo nella stessa direzione".

Teme una squalifica più lunga?
"No, perché lui non ha fatto niente. Sarà squalificato perché ha detto 3 volte che c... fischi. Sarà analizzato dai dottori del calcio, decideranno loro".

 


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