Tiago Pinto: "Solbakken? Credevo avesse firmato per un altro club"
Solbakken?
"C'è una cosa che è molto importante: non è vero che la Roma ha aumentato il monte ingaggi. Non è difficile capire che risolviamo il problema di Olsen e Fuzato e portiamo Svilar, se la Roma risolve il problema di Florenzi, Santon e Reynolds e prende Celik, se vanno via Diawara e Villar e viene Matic, se non rinnova Mkhitaryan, Sergio Oliveira e va via Veretout non aumenta il monte ingaggi. Non sono il mago della finanza, ma non abbiamo aumentato il monte ingaggi. Se Solbakken non ha firmato ancora, proviamo".
Ha intenzione di andarsene? Si tratta il suo rinnovo?
"Sono felice qui, questa domanda non l'abbiamo preparata (ride, ndr). C'è una cosa, io per venire qui ho lasciato il grande amore della mia vita. Ho una sintonia, un'empatia che è ciò che mi muove. Essere qui con queste persone, con l'allineamento che ho con proprietà e allenatore è ciò che mi muove. Quando ho detto del prossimo DS della Roma, è perché il lavoro che stiamo facendo permetterà alla Roma di avere flessibilità e sostenibilità. Non ho bisogno del rinnovo, sul futuro non ha dubbi nessuno. Chiaro che ognuno fa le sue valutazioni personali. Sono felice".
Qual è stato l'acquisto che l'ha soddisfatta di più? Il rimpianto è più una cessione o un calciatore che non è arrivato?
"Il mio rimpianto è nella parte delle cessioni. Cerco di essere una persona metodica, lo sport è l'unica attività commerciale in cui chi comanda sono gli operai. Puoi avere una strategia fantastica, ma se un calciatore non vuole muoversi non si fa nulla. Avevamo almeno 2-3 situazioni, tolta la situazione di Kluivert in cui non è colpa di nessuno, il mio rimpianto è molto più nelle uscite. Mi piacciono tutti, ogni trattativa ha una storia in cui noi andiamo oltre. Sono un DS ma anche un essere umano, quando mi chiudo 3-4 giorni in hotel a Torino per portare Paulo non è una cosa semplice, è difficile per me qual è stata quella che mi è piaciuta di più. Sono una persona molto emozionale, ho sentito che tutti i giocatori hanno perso soldi per venire a Roma. Non sono stato falsamente umile, ma le persone fuori hanno capito che qui sta nascendo qualcosa, i Friedkin e Mourinho sono i principali protagonisti. Non è giusto parlare di una trattativa più importante di altre".