Ibanez: 13 partite giocate, 1.125’
A lui Mourinho non rinuncia proprio mai: è sempre in campo, una certezza in difesa. Ibanez ha saltato solo il secondo tempo della gara di Europa League con l’Helsinki all’Olimpico, per il resto sempre presente. È probabilmente il giocatore che è cresciuto di più sotto la gestione Mourinho, gli alti e bassi sono spariti. Il brasiliano ha acquistato sicurezza, fino a conquistarsi la convocazione con la nazionale verdeoro. E pensare che poteva essere chiamato anche dal ct Mancini per la doppia nazionalità.
Smalling: 13 partite, 1096’
A un passo da Ibanez, c’è Smalling. Altro intoccabile per Mourinho. Tanto più in questo momento che sta risolvendo anche i problemi in attacco. Il difensore bomber è arrivato già a quota tre gol in campionato. I problemi fisici che lo hanno frenato in passato sembrano alle spalle. In questo momento Smalling è uno dei giocatori più in forma della squadra.
Gianluca Mancini: 13 partite, 1080’
Altro difensore. A completare il terzetto di centrali insostituibili c’è il vicecapitano, che fin qui le ha giocate tutte. Qualche minuto in meno rispetto agli altri compagni, ma comunque una presenza costante.
Bryan Cristante: 13 partite, 1074’
Un altro giocatore a cui Mourinho non rinuncia mai. L’infortunio di Wijnaldum ha sicuramente contribuito ad aumentare il suo minutaggio. Fin qui non ne ha saltata una. Forse da gennaio, con il ritorno dell’olandese, potrà rientrare in qualche discorso di turn over, ma per adesso deve fare gli straordinari.
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