Il futuro di Mourinho: testa alla Roma fino a giugno e parlerà con i Friedkin

Il tecnico è rimasto a casa: ma niente doppio incarico e neanche vertici con il Portogallo il 26
Jacopo Aliprandi
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INVIATO AD ALBUFEIRA - Josè Mourinho resterà l'allenatore della Roma almeno fino a giugno. Questo è un dato di fatto, una certezza sia per il club giallorosso sia per il tecnico che non ha alcuna intenzione di lasciare i suoi giocatori nel corso della stagione, né tanto meno concedergli meno tempo svolgendo il doppio incarico con la nazionale portoghese. Ma naturalmente questo è stato un tema caldo anche ieri, quando i media lusitani (presenti anche ad Albufeira) hanno rilanciato di un possibile incontro tra Mourinho e il presidente della federazione portoghese Fernando Gomes il prossimo 26 dicembre. 

Il colloquio con Pinto

Mourinho è rimasto in Portogallo (così come il gm Pinto, Nuno Santos e Rui Patricio) e non è tornato con la squadra a Roma. Ha deciso di trascorrere le vacanze con la famiglia a Setubal, la sua città natale, per questo ieri all'uscita dallo stadio Municipal di Albufeira non è salito sul pullman che ha poi portato la squadra all'aeroporto di Faro ma ha viaggiato a bordo di un van nero per i 200 chilometri previsti per arrivare nella cittadina di circa 120mila abitanti. Non sono previsti incontri, anche perché il 26 dicembre Mourinho dovrà essere a Trigoria per dirigere l'allenamento dopo i tre giorni di riposo concessi alla squadra per le festività. Ieri ha avuto un colloquio con Tiago Pinto nella hall del resort Sao Rafael Atlantico, poco prima di partire per lo stadio. Seduti sui divanetti, i due hanno parlato, magari anche delle prossime strategie di mercato, prima di salutarsi e darsi appuntamento a Trigoria.

Le richieste

Di certo Mourinho vuole uno sforzo dalla Roma, sia a gennaio sia nella campagna estiva. Alla fine della stagione lo Special One farà il punto della situazione con la dirigenza e i Friedkin, cercando di capire se potranno esserci i margini per migliorare la rosa e aumentare il livello qualitativo della squadra. Mourinho di certo continua a essere affamato, e ha bisogno di garanzie per continuare a lavorare nella Roma (e questa continua a essere la sua priorità), magari estendendo il suo contratto per un'altra stagione. Il Portogallo può attendere, l'anno scorso sulla nazionale disse: «È presto per il part-time, magari mi piacerà più tardi».

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Voglia di Roma

Insomma, a meno di clamorosi ripensamenti, Mourinho si sente ancora allenatore e non ct. E vuole continuare ad esserlo anche nelle prossime stagioni. Alla Roma, con le giuste garanzie, o altrove. Intanto Tammy Abraham dopo la gara contro l'RKC Waalwijk ha dichiarato: «José è un grande allenatore, tutti lo vogliono. È anche un onore che una nazionale importante come quella portoghese lo cerchi, ma sono sicuro che il mister sia concentrato sulla squadra. Cerca sempre di migliorarci. Abbiamo letto la notizia, ma non ne abbiamo discusso. Siamo tutti concentrati sulla ripresa della stagione, compreso Mourinho». Tre giorni di vacanza, poi di nuovo a Trigoria per preparare la partita con il Bologna. Mou pensa solo alla Roma.


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