Maneskin, Damiano show: i messaggi a Zaniolo, Totti e le accuse sulla cocaina

Le parole del frontman della band, noto tifoso della Roma: "Non farò più battute sul calcio, in estate ho scritto ai giocatori di non andarsene"
Maneskin, Damiano show: i messaggi a Zaniolo, Totti e le accuse sulla cocaina© ANSA
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Damiano David, frontman dei Maneskin, si è raccontato nell'ultima puntata del podcast Cachemire, condotto dagli stand-up comedians Edoardo Ferrario e Luca Ravenna. Oltre alla musica e alla sua carriera, il cantante ha parlato molto del suo tifo, mai nascosto, per la Roma, svelando alcuni dettagli e retroscena.

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Damiano sul cucchiaio di Totti

Parlando della sua fama, Damiano risponde: "Io l'italiano più famoso del mondo? No, ci sono prima i calciatori. Come si fa a battere Totti?". Poi girandosi verso Luca Ravenna, noto tifoso dell'Inter: "Tu te lo ricordi ancora vero?". Il riferimento è al celebre cucchiaio di Totti contro Julio Cesar in Inter-Roma del 2005. Poi ancora: "Lì tutto lo stadio si alzo in piedi. Come per Kumbulla, ma per un motivo diverso".

Damiano e la battuta sulla Lazio

Parlando dello scandalo all'Eurovision, quando venne accusato di aver sniffato in diretta: "Mi ha fatto capire quanto è influenzabile il pubblico. Ma non solo quello, sono altre le volte che mi hanno fatto riflettere. Una volta ho fatto una battuta su una ragazza con la maglia della Lazio e mi sono ritrovato tutto il tifo italiano contro. Era solo una battuta. Quello mi ha fatto capire che il calcio non lo toccherò mai più, tranne che per dire quanto sei bella Roma mia!".

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Damiano: "Ho scritto a Belotti e Zaniolo"

Sul suo rapporto con i social: "Se apri le mie chat su Instagram ho scritto a tutti i calciatori della Roma. Quest'estate ho scritto a Belotti 'se vieni qui diventi una leggenda'. Poi la scorsa estate ho scritto a Zaniolo 'Nicolò, non te ne devi andare'. Dato che era gestito dalla società di Fedez in quel periodo lo chiamavo sempre chiedendo informazioni".

Damiano: "Sposterei un concerto per la Roma"

Poi una domanda difficilissima, in caso di una finale della Roma nella stessa data di un concerto: "Sposterei il concerto anche se dovessimo suonare a Wembley con 150mila persone. Curva Sud? Lì non conto niente, c'è solo la Roma. È la mia 'safe zone'".


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