Mourinho, follie saudite: offerta mostruosa da 120 milioni in due anni

La proposta per allenare un club o la Nazionale. José ci sta pensando con lo staff: se accettasse diventerebbe l’allenatore più pagato di sempre
Mourinho, follie saudite: offerta mostruosa da 120 milioni in due anni© AS Roma via Getty Images
Jacopo Aliprandi e Roberto Maida
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Attenta Roma, perché stavolta José Mourinho tentenna. Non potrebbe essere altrimenti davanti a una proposta mostruosa: 120 milioni di euro per due anni - 60 più 60 - arrivata direttamente dagli alti vertici dell’Arabia Saudita per allenare la nazionale, fresca di onorevole partecipazione al Mondiale in Qatar con la vittoria sorprendente sull’Argentina, oppure un club: l’Al-Nassr, la squadra di Cristiano Ronaldo che a fine stagione probabilmente perderà l’ex romanista Rudi Garcia, che vuole tornare in Europa, o il più modesto Al-Ahli, in questo momento in testa al campionato di seconda divisione. Tutto quello che vuoi, José. 

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Duttilità

I sauditi fanno sul serio, vogliono andare fino in fondo, tanto da aver formulato un’offerta flessibile: oltre a garantirsi l’ingaggio più alto mai pagato a un allenatore, Mourinho avrebbe due opzioni, una per stracciare il contratto al termine della prima stagione e una opposta che prevede il prolungamento fino al 2026, l’anno del Mondiale americano. L’importante è che accetti il trasferimento e il ruolo di testimonial, nel progetto di lancio del calcio locale che ha già assoldato Cristiano Ronaldo e punta a importare anche Leo Messi, senza contare la penetrazione nel mondo dei diritti tv, nelle lobby del potere organizzativo e persino nella Premier League, dove il Paese ha acquisito il controllo del Newcastle.

Incertezza

La prima reazione istintiva, conoscendo il prestigio e l’appeal del personaggio, sarebbe escludere l’ipotesi. Ma non è affatto semplice, anche per un uomo molto ricco, rifiutare a cuor leggero una proposta così gratificante. Si sussurra anzi che Mourinho si sia già confrontato con lo staff, dal fido Nuno Santos in giù, incontrando opinioni differenti. Il dibattito interno è aperto, perché dal punto di vista dei collaboratori uno stipendio dal bollino arabo può rappresentare la classica occasione della vita. Quindi la prospettiva non è così remota.

Attesa

Tuttavia Mourinho non ha cambiato idea. Vorrebbe, anzi vuole restare alla Roma. Può sembrare una contraddizione, che invece può essere facilmente risolta dalla proprietà. Ieri Ryan Friedkin, figlio del presidente Dan, era seduto davanti all’allenatore allo stadio Tre Fontane per assistere alla semifinale della Primavera. Le foto le hanno immortalati distanti, quasi simbolicamente. In realtà Mourinho aspetta di parlare al padre, al padrone, prima di prendere ogni decisione. È evidente che se il colloquio programmatico, inizialmente previsto per l’inizio di gennaio, dovesse essere ritardato fino a una data che scontenta José, la torta delle percentuali potrebbe subire variazioni clamorose. Arabia o non Arabia, le offerte potrebbero essere molteplici. E l’umore di Mourinho subire delle modifiche. Il nodo è sempre il solito: Mourinho ha ancora un anno di contratto con la Roma (2024) che per i Friedkin resta valido e remunerativo (7,5 milioni). L’allenatore vorrebbe capire se il presidente medita di rinnovarlo, ma il presidente preferisce prendere tempo perché nella sua agenda l’allenatore non costituisce un tema di analisi.

Professore

Ieri mattina intanto Mourinho ha diretto due lezioni: la prima in allenamento, a tre giorni dalla complicata trasferta di Torino; la seconda nei corridoi di Trigoria, da vero professore, per tre giovani tecnici della Mahd Academy di Riyad, che da qualche giorno stanno studiando i suoi metodi di lavoro. Riad, per chi lo avesse dimenticato, è la capitale dell’Arabia Saudita. 


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