Roma, è il giorno degli esami per Belotti e Renato Sanches

I cinque gol segnati in questo inizio di stagione non sono serviti al Gallo per convincere l’allenatore a dargli spazio: nelle ultime quattro partite di campionato non ha giocato neanche un minuto
Roberto Maida
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Il rilancio di Belotti, il test di Renato Sanches. In più l’esperimento, quasi obbligato a causa degli acciacchi di Mancini e della squalifica di N’Dicka, della difesa a tre e mezzo che non ha quasi mai utilizzato da quando allena la Roma. José Mourinho affronta con la giusta sobrietà l’ultima partita del girone europeo, senza ricorrere ai giovani della Primavera per comporre la formazione. Davanti ad esempio, perso Dybala, preferisce tenere fuori El Shaarawy che giocherà titolare domenica a Bologna e sceglie Belotti in coppia con Lukaku, squalificato in campionato dopo l’espulsione rimediata con la Fiorentina. In difesa scalano Celik e Cristante, con Llorente dirottato sul centrosinistra, mentre il play di centrocampo sarà Edoardo Bove, affiancato da Renato Sanches e Aouar, i due rinforzi che Mourinho spera finalmente di valorizzare. 

Belotti, settimana in copertina

Belotti finalmente può vivere una settimana in copertina. Perché i 5 gol segnati in questo inizio di stagione non gli sono serviti a convincere l’allenatore a dargli spazio: nelle ultime quattro partite di campionato non ha giocato neanche un minuto. E in Europa League, dopo essere stato scelto tra gli undici a Praga, è stato schierato solo nel finale contro il Servette. Tra stasera e domenica, quando sarà chiamato a sostituire Lukaku, vorrebbe dimostrare di essere più di un centravanti di riserva per la Roma. Ma se a gennaio dovesse rendersi conto che per lui non possa esserci dimora se non quando manca il padrone di casa in attacco, potrebbe anche chiedere di andare via. Le richieste in questo senso non gli mancano, anche se lo stipendio da 3 milioni netti scoraggia una buona parte delle pretendenti di fascia media. 
Lo Sheriff e il Bologna rappresentano occasioni imperdibili per lui, che da agosto in poi ha fatto quasi sempre il suo dovere quando è stato utilizzato.

Rientra anche Renato Sanches

L’altro esame, però di natura fisica e atletica, riguarda Renato Sanches, che torna a giocare titolare per la prima volta da fine settembre, curiosamente dalla partita di andata contro i transnistriani. A Tiraspol chiese il cambio nel primo tempo, stavolta conta di giocare almeno un’ora a buoni ritmi, per proporsi come possibile alternativa anche in campionato. Domenica, parlando all’ex compagno Ikoné, aveva confidato di sentirsi vittima di «una maledizione». Oggi, dopo un congruo numero di allenamenti senza impegni agonistici, proverà a sfatarla. La Roma lo aspetta.

Roma, tutti i recuperi

In pratica, secondo i calcoli di Mourinho, la squadra che comincerà la partita a Bologna sarà diversa per otto/nove undicesimi (confermati solo Llorente e Cristante). Ma molto dipende da Spinazzola, che sta smaltendo un fastidio muscolare. Azmoun potrebbe essere convocato domenica e garantire una ventina di minuti. 


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