Lukaku e il futuro: come stanno le cose
E' chiaro che la situazione è complicata perché Lukaku costa tanto, tra stipendio e cartellino, e a Trigoria devono, tra le altre cose, ridurre i costi. E pensare anche ad un eventuale rinnovo di Dybala. Ma se la Roma, con la coppa o il campionato, andasse in Champions, l'operazione sarebbe più sostenibile. Non solo: tra Roma e Chelsea i rapporti sono buoni, c'è anche l'eventuale diritto di recompra di Abraham da discutere perché quando bisognava farlo, lo scorso giugno, Tammy si era appena operato al ginocchio. Se davvero la Roma vorrà provare a trattenere Lukaku bisognerà fare un'importante operazione diplomatica per convincere il Chelsea e se c'è uno che questo lo sa bene è proprio Big Rom. Ecco perché, prima di ridere, dopo il Brighton ha detto: «Devo essere intelligente». E quindi zitto, muto, blindato. Nessuna dichiarazione. Meglio far parlare il campo: Lukaku con la Roma ha giocato 35 partite segnando 18 gol, è un leader incontrastato e un ragazzo che nello spogliatoio si è fatto voler bene da subito. Con Mourinho aveva un rapporto d'oro, con De Rossi è stato feeling a prima vista, con la proprietà c'è stima reciproca. La novità è che nonostante il dispiacere per l'esonero di José, a Big Rom questa Roma piace e parecchio. E' stato nei più grandi club d'Europa, eppure a Trigoria ha trovato la sua dimensione. Basterà per restare? Non lo sa nessuno, in questo momento. Né lui e neppure il club. Ma quello che prima sembrava impossibile adesso è, quantomeno, una possibilità. Non lo dice l'istinto, lo dice la testa. E allora è giusto così. Fermarsi, ragionare. Valutare. In sintesi: essere intelligenti.