Roma, la difesa alza il livello: il dato sulla porta inviolata

Il derby, in cui i giallorossi hanno concesso pochissimo, allunga la serie: l'ultimo gol incassato da Svilar è arrivato a Firenze
Roma, la difesa alza il livello: il dato sulla porta inviolata© AS Roma via Getty Images
Roberto Maida
3 min

Ha vinto la difesa. Insospettabilmente e indiscutibilmente. Ecco la grande novità della Roma di De Rossi, che nelle prime settimane aveva cambiato strategia e abitudini tattiche con l’obiettivo di rivalutare la qualità offensiva della squadra. Da tre partite invece osserviamo un’inversione di tendenza: solo due reti all’attivo, contro Sassuolo e Lazio, che però hanno fruttato 6 punti grazie alla capacità di proteggere la porta. In modo brillante, nel derby, o lacunoso, a Lecce. Ma i numeri restano gli stessi.

Roma, il dato sulla porta inviolata

Se eliminiamo il gol ininfluente incassato a Brighton, Svilar non prende gol da 291 minuti (recuperi esclusi): l’ultimo resta quello di Mandragora a Firenze, prima del rigore parato a Biraghi che si sarebbe rivelato determinante per il pareggio finale quanto il 2-2 di Llorente a tempo scaduto. Tre partite di fila con il lenzuolo pulito sono indice di una solidità ritrovata dentro a un lavoro sofisticato di equilibratura del telaio. «Un mio amico carissimo mi ha insegnato una cosa: comanda, domina e gestisci la fase difensiva e sarai padrone del mondo» ha raccontato De Rossi a Rotterdam, dopo l’ennesimo gol incassato da un cross laterale. Beh: da qualche settimana le lunghe esercitazioni effettuate in allenamento con tanti giocatori a riempire l’area di rigore, per prepararsi a difendere ogni lembo d’erba, stanno fruttando risultati incoraggianti: la Lazio non è mai andata neanche vicina a segnare il gol del pareggio, a parte l’occasione capitata a Kamada che era in fuorigioco.

Roma, il dato sui difensori

Non deve sorprendere perciò che nella difesa a tre e mezzo proposta nel derby i migliori in campo siano stati Llorente, Mancini e Angeliño, che hanno praticamente marcato a uomo i diretti avversari disinnescandone gli slanci, anche dopo il rimescolamento deciso da Tudor. Ma c’è di più: Mancini, segnando la rete decisiva per la vittoria, ha allungato la serie dei gol offerti alla Roma dai difensori. Cinque ne ha segnati lui tra campionato ed Europa League. Ma anche Huijsen, con una magia a Frosinone che ha sbloccato il risultato, e appunto Llorente a Firenze hanno contribuito a migliorare la classifica, così come Kristensen con un tiro deviato a Reggio Emilia contro il Sassuolo, ancora in piena era Mourinho. Sono stati in tutto 10 i gol arrivati dalla difesa in stagione, esterni inclusi.

Roma, il dato sui gol di testa

Il dato più positivo riguarda la somma delle reti segnate di testa: la Roma ne ha prodotte già 12 in campionato. Anche senza Smalling, spesso assente, e Ibañez, che ha lasciato Trigoria la scorsa estate, una rosa strutturata per essere performante nei duelli aerei sta raccogliendo molti premi graditi. Nel calcio le partite si vincono anche grazie ai dettagli.


© RIPRODUZIONE RISERVATA