Lukaku e la Roma, per il futuro serve la Champions

L'attaccante belga è una risorsa per De Rossi, Big Rom vuole restare a Trigoria: la questione è un rebus

Il giorno del compleanno di Romelu Lukaku si avvicina: spegnerà 31 candeline all’inizio della prossima settimana e in contemporanea esprimerà un desiderio. Magari quello di rimanere a Roma, di segnare altri gol all’Olimpico e in giro per l’Europa. Nelle ultimi giorni si è parlato molto del suo futuro. L’ha fatto anche Daniele De Rossi, che ci ha ricamato sopra un ragionamento di fondo inattaccabile: «È un giocatore forte, fortissimo come lo sono tanti altri, la Roma è una società forte, poi ci sono tanti altri dettagli che vanno analizzati, come i soldi che bisogna spendere per i giocatori. Bisogna essere allineati con la società: i giocatori forti sono benvenuti, li vorrei sempre ma dobbiamo mettere nero su bianco un progetto che è appena nato». La situazione si evolverà per forza di cose, a poco a poco potrebbero emergere altri ragionamenti. Tutto o quasi passa dalle prossime due partite: prima il Bayer Leverkusen, poi l’Atalanta. Due ostacoli che separano la Roma dall’accesso alla prossima edizione della Champions League.  

La Roma punta su Lukaku 

Lukaku sta bene, viene gestito a livello di minutaggio: giovedì guiderà l’attacco della Roma contro la corazzata di Xabi Alonso per tentare il miracolo, domenica proverà a bucare la porta dell’Atalanta di Gasperini in una sorta di spareggio, poi lunedì avrà di fronte la torta dei suoi 31 anni. Big Rom vuole due vittorie per non lasciare nulla al caso, per far volare la Roma nello strappo finale della stagione, quando poi si tirano i bilanci. Conta di segnare come contro la Juventus per avere di riflesso una possibilità in più di restare in una città dove si trova benissimo. La Roma, dunque, si affiderà a Lukaku per cercare la finale di Europa League e per agguantare il quinto posto in campionato. «È un centravanti che verrà ricordato a lungo nella storia del calcio» ha detto DDR l’ultima volta che si è presentato in conferenza stampa. I numeri dicono tutto o quasi: 300 gol in carriera, 20 centri personali in questa stagione alla Roma. Big Rom è una risorsa preziosa. 


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La clausola di Lukaku 

Il futuro di Lukaku adesso è rebus ingarbugliato. Il Chelsea, come è noto, ha ancora il controllo del cartellino della punta. In tempi non sospetti il club londinese ha inserito una clausola che scatta a fine stagione per chiunque voglia acquistarlo, Roma compresa: 38 milioni di sterline, che al cambio in euro sono poco più di 44 milioni. Una cifra enorme. Impossibile da coprire senza l’accesso alla Champions League, difficile da tirare fuori anche con la pompata di soldi nelle casse di Trigoria. Ma è chiaro che le vie del mercato sono infinite, che la volontà di Romelu ha un peso specifico e inoltre non è escluso che possano essere modificate le condizioni. Il presente però dice che il belga avrà un’altra vetrina di lusso per mettersi in mostra agli Europei. Non è un mistero: l’anno scorso alcuni club dell’Arabia Saudita, Al Hilal in primis, erano pronti a ricoprirlo d’oro e quindi potrebbero tentare un nuovo affondo. Lukaku, comunque, spera di rimanere in giallorosso anche nella prossima stagione. La Roma, dall’altro lato, lo confermerebbe a occhi chiusi, budget permettendo. Perché in giro non è facile trovare attaccanti che viaggiano alla media di 20 gol a stagione. Sono più o meno come gli unicorni. 


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Il giorno del compleanno di Romelu Lukaku si avvicina: spegnerà 31 candeline all’inizio della prossima settimana e in contemporanea esprimerà un desiderio. Magari quello di rimanere a Roma, di segnare altri gol all’Olimpico e in giro per l’Europa. Nelle ultimi giorni si è parlato molto del suo futuro. L’ha fatto anche Daniele De Rossi, che ci ha ricamato sopra un ragionamento di fondo inattaccabile: «È un giocatore forte, fortissimo come lo sono tanti altri, la Roma è una società forte, poi ci sono tanti altri dettagli che vanno analizzati, come i soldi che bisogna spendere per i giocatori. Bisogna essere allineati con la società: i giocatori forti sono benvenuti, li vorrei sempre ma dobbiamo mettere nero su bianco un progetto che è appena nato». La situazione si evolverà per forza di cose, a poco a poco potrebbero emergere altri ragionamenti. Tutto o quasi passa dalle prossime due partite: prima il Bayer Leverkusen, poi l’Atalanta. Due ostacoli che separano la Roma dall’accesso alla prossima edizione della Champions League.  

La Roma punta su Lukaku 

Lukaku sta bene, viene gestito a livello di minutaggio: giovedì guiderà l’attacco della Roma contro la corazzata di Xabi Alonso per tentare il miracolo, domenica proverà a bucare la porta dell’Atalanta di Gasperini in una sorta di spareggio, poi lunedì avrà di fronte la torta dei suoi 31 anni. Big Rom vuole due vittorie per non lasciare nulla al caso, per far volare la Roma nello strappo finale della stagione, quando poi si tirano i bilanci. Conta di segnare come contro la Juventus per avere di riflesso una possibilità in più di restare in una città dove si trova benissimo. La Roma, dunque, si affiderà a Lukaku per cercare la finale di Europa League e per agguantare il quinto posto in campionato. «È un centravanti che verrà ricordato a lungo nella storia del calcio» ha detto DDR l’ultima volta che si è presentato in conferenza stampa. I numeri dicono tutto o quasi: 300 gol in carriera, 20 centri personali in questa stagione alla Roma. Big Rom è una risorsa preziosa. 


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