Pagina 6 | Roma, parte l’era Gasperini: i cinque punti chiave del nuovo progetto

ROMA - L’emozione sarà tanta, ed è anche inevitabile per un tecnico che per la prima volta dopo nove anni si sta approcciando a un nuovo club, a un nuovo ambiente, a una nuova sfida dopo quella stravinta a Bergamo. Questo pomeriggio alle 12 Gian Piero Gasperini sarà ancora più emozionato per la prima conferenza stampa al Fulvio Bernardini, quella che sancirà ufficialmente l’inizio della sua avventura in giallorosso e di un progetto triennale che ha come obiettivo il ritorno in Champions League e la vittoria di qualche trofeo. I Friedkin gli hanno affidato la gestione del nuovo corso avvalendosi anche del supporto e dell’esperienza di Claudio Ranieri che oggi sarà seduto accanto a Gasp per presentarlo nella sala di Trigoria. Il nuovo tecnico sta studiando la Roma, dai prossimi giorni - seppur in vacanza - comincerà ad avere contatti individuali con i giocatori per avere le idee chiare quando il 13 troverà la squadra a disposizione per l’inizio del raduno. Il lavoro da fare è tanto sia sul campo che fuori, a cominciare dal mercato che studierà insieme alla dirigenza, ma anche costruendo il rapporto con la tifoseria romanista che, in ogni caso, si fida della scelta di Ranieri di puntare su di lui.

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1) Rosa di livello: si riparte dai big senza cederli

Pronti, via. Parte l’era Gasperini e naturalmente è impossibile da immaginare una rivoluzione nella rosa già nel primo anno di progetto, a maggior ragione con i paletti del fair play finanziario che costringeranno la Roma a stringere i denti nelle prossime due sessioni di mercato. Anche per questo motivo la richiesta di Gasperini durante i primi colloqui con Ranieri e i Friedkin è quella di provare a mantenere i giocatori più importanti della rosa per poter costruire partendo da una base importante. La differenza tra l’inizio del progetto con l’Atalanta e questo con la Roma sta proprio in una struttura già di buon livello della formazione attuale, da cui partire per cominciare il suo lavoro triennale in giallorosso.  Quindi bisogna cercare di resistere alla tentazione (forzata, senza ombra di dubbio) delle plusvalenze e ai milioni delle big inglesi che già si stanno affacciando alla finestra per N’Dicka, Koné e Soulè. E cedere allora per fare cassa quei giocatori non ritenuti essenziali al progetto o funzionali al gioco di Gasp, come ad esempio Angeliño che sembra prossimo a trasferirsi alla corte di Inzaghi, in Arabia. Quei 25 milioni saranno oro, così come i 24 di Le Fée, i 6,5 di Zalewski e gli 11 di Dahl. Parola chiave: resistere. Il primo tassello è stato inserito, quel rinnovo ormai prossimo di Svilar che manda un primo segnale alle avversarie della Roma: Gasp riparte dai più forti. 

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2) Mercato: quattro rinforzi, poi innesti mirati

Gasperini ha bisogno di gol, è un dato di fatto. Lo ha anticipato Ranieri due mesi fa ("Per il prossimo anno dobbiamo prendere calciatori che sappiano segnare"), lo ha ribadito indirettamente anche il tecno nella sua prima intervista da romanista: "Le mie squadre hanno sempre giocato in un certo modo, con intensità, aggressività, ma non solo, siamo sempre stati una squadra che ha fatto molti gol, che ha sempre pensato a fare un gol in più dell’avversario che prenderne qualcuno in meno". E se tutti gli attaccanti della Roma messi insieme hanno segnato meno di Retegui e Lookman, è evidente che le strategie in casa Roma stanno già prendendo forma. Quattro o cinque innesti chiede Gasp (senza uscite di livello, chiaramente), non uno di più in questo primo mercato: un difensore centrale, un esterno destro, un centrocampista, una seconda punta e un centravanti. Uno tra Abraham e Shomurodov (se non tutti e tue) usciranno, così come probabilmente Paredes, Saud, Angeliño (quindi servirà un innesto anche a sinistra), e uno tra Kumbulla e Hermoso. Gasp deve inserire giocatori utili al suo calcio e che siano all’altezza della rosa. Non può chiedere di rivoluzionare la squadra già al primo anno, quello che la Roma farà sarà inserire in ogni sessione dei giocatori di livello per rendere la Roma sempre più adatta al suo allenatore. 

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3) Giovani e scouting: valorizzare la Primavera e scoprire talenti

Innesti di livello ma non solo. La Roma vuole ripartire con Gasperini puntando anche sui giovani. Lo ha fatto De Rossi la scorsa estate quando ha bloccato il prestito di Pisilli al Lask per tenerlo in rosa e lanciarlo tra i grandi, lo farà anche Gasperini che proprio con un giovane, Sulemana (guardacaso allenato l’anno prima da Ranieri al Cagliari), ha battuto la Roma nell’ultimo incrocio centrando la qualificazione alla prossima Champions League. Gasperini prima di cominciare il ritiro parlerà con il tecnico Falsini (se resterà lui alla guida dei baby) e con Alberto De Rossi per capire quali saranno i ragazzi da convocare per il raduno del 13 luglio. I candidati? Sicuramente Mannini, Romano, Graziani, Camara, Reale e Di Nunzio. Loro probabilmente si alleneranno con i grandi sperando di convincere Gasperini a portarli anche nel ritiro in Inghilterra il prossimo 3 agosto e poi, chissà, dargli anche un’occasione nel corso della stagione. Di certo un lavoro importante dovrà farlo anche il reparto scouting della Roma che dovrà individuare giovani e crac da inserire nella rosa per scoprire i nuovi Lookman, Gosens, De Roon ecc. "C’è un direttore sportivo molto giovane, ma con dietro una capacità di lavoro, anche di scouting, che ho avuto modo di constatare, con grande entusiasmo anche loro, molto preparati". A prescindere dalla situazione di Ghisolfi, che adesso sembra essere in bilico, Gasperini confida nel reparto scouting del club.  

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4) Competitività: formazione funzionale senza adattati

Giocatori al loro posto, nessuno stravolgimento nei ruoli e competitività all’interno della rosa. Basta con gli esperimenti tipo Angeliño braccetto, Dybala falso nove o Pellegrini esterno d’attacco, Gasp vuole i suoi giocatori al loro posto (salvo clamorose emergenze), quindi dove potranno esprimere il massimo delle loro qualità e potenzialità. Per questo i cinque innesti di mercato dovranno essere di livello e alzare l’asticella, per non dover ricorrere ai Celik difensori centrali oppure alla necessità di spostare Soulé a tutta fascia perdendo quindi inevitabilmente nella fase offensiva. Appurato che, ad esempio, Abdulhamid non può essere il quinto di destra titolare, servirà un rinforzo in quel ruolo anche per aumentare la competitività nel settore ed evitare formazioni incerottate con elementi adattati alla posizione. Pellegrini andrà a giocare mezz’ala oppure al massimo trequartista centrale, Dybala sarà un elemento jolly sì d’attacco ma specialmente come seconda punta alle spalle del vero centravanti. Saelemaekers, qualora dovesse tornare, andrà sulla sinistra dove potrà entrare in mezzo al campo e sprigionare il destro. Il turnover sarà essenziale sia per creare competizione tra i vari giocatori, sia per evitare infortuni che possono creare emergenza in rosa e quindi, adattamenti anomali nei ruoli. 

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5) Tifoseria: creare subito un buon feeling con l'Olimpico

Uno dei principali obiettivi di Gasperini nella sua nuova avventura sarà quello di creare un buon feeling con la tifoseria. Diciamo che il rapporto è tutto da costruire con l’Olimpico, ed è anche naturale: Gasperini in questi anni è stato avversario della Roma e le sue dichiarazioni, a volte anche piuttosto mirate, erano inevitabilmente volte a proteggere la sua squadra e il suo ambiente. Adesso la musica cambierà, e Gasp dovrà conquistare con gioco e risultati la nuova tifoseria. Parte con un vantaggio che ha nome e cognome: Claudio Ranieri. Lui è il primo sponsor del nuovo tecnico, quindi un elemento in più per creare il rapporto con Curva e tifosi. "Ho visto i romanisti sempre come un esempio di grande entusiasmo, l’Olimpico è sempre pieno. La prima cosa che si dovrà fare, da parte mia e della squadra, riuscire a portarli dalla propria parte. E lo si potrà fare attraverso delle prestazioni convincenti, dove la gente si identifica nella propria squadra, al di là del risultato". La campagna abbonamenti è partita alla grande, Gasp è pronto a conquistare anche i tifosi.  

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