Salernitana, il nome nuovo è Gattuso: cosa sta succedendo

Rino, tecnico di Aurelio prima di Spalletti, è il nome caldo se Paulo Sousa andrà via. In lista anche Pirlo e Montella
Salernitana, il nome nuovo è Gattuso: cosa sta succedendo© Getty Images
Franco Esposito
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SALERNO - La Salernitana comincia a guardarsi intorno per fronteggiare l’eventuale divorzio con Paulo Sousa. Ed è singolare che uno dei nomi sondati sia quello di Rino Gattuso. Singolare perché mentre Sousa potrebbe approdare al Napoli, il club di Iervolino pensa proprio all’ex allenatore azzurro. Ma Ringhio a Salerno è innanzitutto un simbolo, un’icona. Per quello che fece nella stagione 1998-1999 in A (25 presenze) e per il grande rispetto e la straordinaria ammirazione che ha sempre avuto per la Salernitana e per la sua tifoseria. Peraltro, Gattuso fu uno dei primi allenatori, se non proprio il primo, che Iervolino e Sabatini, allora direttore sportivo, contattarono nel gennaio 2022 prima di ingaggiare Nicola. Ma quello di Gattuso non è l’unico nome a cui si sta pensando in casa granata se Sousa dovesse avvalersi della clausola rescissoria. Potrebbe essere considerato Francesco Farioli, che lo scorso gennaio ha rescisso con l’Alanyaspor. Ma anche Andrea Pirlo, che ha richieste pure in B. E poi Vincenzo Montella, in scadenza con l’Adana Demirspor, e Daniele De Rossi, recentemente a Salerno per uno stage organizzato dall’AIC proprio con Sousa.

Salernitana, Milan parla di Sousa

La Salernitana è tranquilla, blindata da un contratto che la garantisce. Ma anche consapevole del diverso appeal che ora il club, grazie proprio al lavoro di Iervolino, dell’ad Milan e del ds De Sanctis, ha nel calcio italiano. L’amministratore delegato Maurizio Milan è chiaro: «Abbiamo dato a Sousa quello che si aspettava rispetto alle garanzie di una squadra competitiva per il prossimo campionato. Manterremo l’ossatura di quest’anno come lui ha chiesto, con l’obiettivo della salvezza. Stiamo aspettando una sua formalizzazione, il mister si è preso il tempo necessario. Diciamo che i compiti per casa li abbiamo fatti, ora aspettiamo lui. Ovviamente non stiamo qui a guardare le stelle. Per noi l’allenatore è Sousa. Se arriverà una comunicazione diversa, non ci faremo trovare impreparati».

Sousa-Salernitana, la situazione

Era già chiaro da venerdì pomeriggio che qualcosa non quadrava. Si continuava a parlare di un club italiano di «prima fascia» interessato a Sousa, mentre si apprendeva che Italiano sarebbe rimasto a Firenze e Motta a Bologna. In un primo momento era filtrato che nessuna Pec sarebbe stata inviata al tecnico portoghese perché, dopo la cena di domenica scorsa in un ristorante di Montecorvino Rovella, non ce ne sarebbe stato bisogno. I volti, all’uscita dal locale, erano sorridenti, distesi. Poi una nuova riunione, con Iervolino e gli altri dirigenti, ad inizio della scorsa settimana, a cui il tecnico portoghese ha partecipato da remoto in quanto impegnato nel suo Paese in uno stage per la sua Federazione. Ma tutto sembrava andare nella stessa direzione, ovvero quella della permanenza dell’ex Fiorentina sulla panchina granata. Intanto, è stata inviata la Pec, l’opzione di rinnovo è stata esercitata e sono scattati i 10 giorni entro cui Sousa potrebbe far valere (entro il 20 giugno) la clausola rescissoria da 1 milione di euro (1,8 per chi la pagherà). Della Pec si è saputo venerdì mattina durante la conferenza stampa di De Sanctis, che tuttavia aveva manifestato grande fiducia nella permanenza del portoghese a Salerno. Ma intanto stava accadendo altro.

Sousa, la reazione dei tifosi

Gran parte della tifoseria non l’ha presa bene. Legittima, ovviamente, l’ambizione di Sousa di aspirare alla panchina del club campione d’Italia, ma molti salernitani si sentirebbero traditi. E qualcuno dice di sentirsi così già adesso, a prescindere da come finirà. Altri, invece, capirebbero la scelta del portoghese.


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