Pagina 0 | Biancolino: “Vai Avellino, ora la festa”
Con un piede in serie B, l’Avellino ha bisogno di conquistare un solo punto, nelle prossime due gare, per tornare nel campionato cadetto dal quale fu estromesso per una fidejussione perfezionata poche ore dopo la scadenza del termine perentorio stabilito dalla Figc. Mai retrocesso, all’Avellino manca poco per tornare laddove si trovava il 7 agosto 2018, giorno della sentenza con cui il Tar del Lazio decretò la cancellazione dalla mappa calcistica di una società costretta a ripartire dai Dilettanti, nuova denominazione e numero di matricola diverso da quello attribuito nel lontano 1912. Anni di umiliazioni e sofferenze, vissuti tra incertezze societarie e combattute partite su campi dove gli avversari attendevano l’arrivo del blasonato Avellino per giocare la partita della vita.
Avellino, l'ultima trasferta
Oggi a Potenza l’ultima trasferta della stagione per l’Avellino, sul campo dove il Sorrento gioca le sue gare casalinghe, da troppo tempo impossibilitato a utilizzare lo stadio “Italia”. Svanita l'ipotesi di spostare la partita a Frosinone, dove migliaia di tifosi avrebbero seguito la squadra irpina, consentendo così al Sorrento di registrare finalmente un corposo incasso. Niente da fare, confermata la sede del “Viviani” di Potenza con appena 1000 biglietti (500 settore ospiti e 500 tribuna laterale) per i sostenitori dell'Avellino. Tantissimi seguiranno, invece, la gara attraverso maxi schermi che si stanno allestendo in molto centri della provincia mentre nel capoluogo, stasera, la festa s'inizierà al rientro della squadra da Potenza con un risultato positivo. Impensabile che una squadra reduce da 9 vittorie di fila, protagonista di un cammino imperioso, recuperando posizioni dal terz’ultimo posto alla vetta della classifica, possa registrare una sconfitta che costringerebbe squadra e tifosi a rinviare i festeggiamenti all’ultima gara in programma, al Partenio contro il Team Altamura.
Le parole di Biancolino
Il tecnico Biancolino ha lavorato tanto per mantenere alta la concentrazione dei suoi calciatori. «Non possiamo sbagliare una virgola, affrontiamo la partita più difficile perché tutti pensano che sia già stata vinta. Non è così. Se sottovalutiamo l’avversario vuol dire che non abbiamo capito niente di questo campionato. Dobbiamo giocare bene questa partita che non sarà una passeggiata ed ottenere un risultato positivo», ha raccomandato il tecnico, dispiaciuto per l’assenza massiccia di sostenitori irpini. «E’ davvero un peccato, una cattiveria, privare il popolo biancoverde della possibilità di partecipare in modo numeroso a quello che prevediamo possa essere un giorno di festa. Fa niente, rispettiamo la decisione della Lega Pro», ha puntualizzato Biancolino che non vede l’ora di uscire dall’inferno della terza serie, come tutti i tifosi irpini.