F1, Leclerc e la pressione: "Normale, siamo in Ferrari"

Il pilota della Ferrari sulla decisione di rinviare il GP di Imola: "Unica cosa da fare, sicurezza prima di tutto"
F1, Leclerc e la pressione: "Normale, siamo in Ferrari"© Getty Images
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ROMA – Charles Leclerc interviene dopo l’annullamento del GP di Imola. E lo fa nel corso di un evento organizzato dalla Ferrari a Maranello con un nuovo partner commerciale, la società tecnologica Bitdefender, durante il quale il pilota monegasco ha parlato anche del difficile inizio di stagione della Rossa. Prima, però, la decisione su Imola, secondo Leclerc l’unica percorribile.

Leclerc: “Sicurezza prima di tutto. Giusto annullare GP”

“Peccato – ha spiegato il pilota Ferrari - ma è stato giusto annullare la corsa. Le immagini degli ultimi giorni parlano da sole. So che per noi era una gara di casa, ma la sicurezza di tutti ha la priorità”. Poi Leclerc passa all’avvio del mondiale, e sulle recenti critiche sul suo stile di guida, considerato eccessivamente “aggressivo”: “Mi concentro spesso solo sulla velocità e su come portare la macchina al limite. E a volte capita di andare a sbattere – ha spiegato ancora il monegasco - quando inizierò a pensare al pericolo, probabilmente mi ritirerò”. E sulle critiche alle prestazioni al di sotto delle aspettative: “In pista si vede solo il risultato, ma c’è molto lavoro dietro e le persone spesso non lo colgono. La fiducia è tutto, si va dalla macchina ai meccanici passando per gli ingegneri. Non può essere altrimenti quando si toccano i 250 km/h. Tutto dev’essere perfetto. La fiducia dev’esserci in ogni aspetto Pressione? Ne ho molta. Specialmente da quando sono in questa squadra – prosegue la prima guida Ferrari - richiede molta passione e responsabilità. Anche al più piccolo errore, molte persone sono deluse. Ma ho sempre sognato di guidare in F1 e per la Ferrari. Così posso capire queste responsabilità. Dobbiamo essere preparati per questo. Nel nostro sport la pressione è normale: si lotta e si compete, anche quando le cose non vanno come ci si aspetterebbe”. E per il futuro: “Bisogna pensare alla visione d’insieme. Succede specialmente quando faccio un giro in qualifica, devo capire il limite di auto, gomme e pista. Lì bisogna mettere insieme tutto. Il duro lavoro e la consistenza non devono mai mancare, anche quando le cose non vanno per il verso giusto”.

 

 

 

 


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