Non solo Djokovic, Sinner può fare un'altra grande impresa. La Serie A è avvisata

Il tennista, leader dell'Italia in Coppa Davis, sta riuscendo a vincere una partita che fino a poco tempo fa sembrava ingiocabile
Non solo Djokovic, Sinner può fare un'altra grande impresa. La Serie A è avvisata© Getty Images for ITF
Mattia Rotondi
3 min

C’era una volta un mostro a 20 squadre… ehm… teste che fagocitava tutto. Attirava su di sé le attenzioni del mondo come se l’esistenza girasse solamente intorno a lui. Si chiamava Serie A. Nessun altro sport poteva resistere alla sua famelica ingordigia di spettatori. Finché non è arrivato un Davide che piano piano ha cominciato a sfidare Golia e si è messo a lottare non alla pari (ancora), ma con la capacità di prendersi qualche vittoria. Vincere il cuore, il portafogli (quanta gente a Torino alle Nitto Atp Finals per vederlo!) e il telecomando delle persone. Ovviamente, è Jannik Sinner

Sui social tutti tennisti

Quando è stata l'ultima volta che una pausa per le nazionali non è stata accompagnata da quella sottile (più o meno) sensazione di “ma quando cavolo ricomincia il campionato?”. Sì certo ha giocato l’Italia, a cui Spalletti ha restituito entusiasmo e qualificazioni sfuggite negli ultimi tempi ai predecessori. Quindi diciamo che il calcio ha mantenuto una parte della quota-attenzioni. Ma poi Jannik l’ha presa a pallate, come ha fatto ieri con i poveri malcapitati olandesi in Coppa Davis.

Sinner ha resuscitato l’interesse per uno sport che era entrato nel tunnel dell’anonimato nazional-popolare. Da cosa si può capire? Dallo spuntare improvviso sui social di espertoni, mancati capitani, allenatori in fieri a cui forse giusto quell’alieno di Djokovic può insegnare qualcosa. Li vedi passare in scioltezza dal consigliare a Mourinho o Allegri o Sarri il giocatore migliore da usare per i loro moduli (ovviamente sbagliati, per loro) a discutere le scelte di capitan Volandri o perché era meglio fare una palla corta al posto di un forte lungolinea.

L'alternativa sostenibile

Sinner si è preso le soste del campionato per insinuarsi nelle emozioni di appassionati il cui cuore è abituato a essere diviso dalla maggioranza degli altri e ha sostituito sotto i loro piedi l’erba del campo di calcio con il cemento delle sue ultime imprese. L’Italia del pallone porta con sé a volte le ruggini del tifo di squadra. Sinner non ha bandiere se non quell’azzurro che sta issando a colorare le tribune di tutto il mondo

A tutti noi fissati con il calcio ha fatto un enorme regalo: ci ha fatto sentire meno soli in questi giorni di sosta. Domani torna il campionato e c’è anche lui, di nuovo contro Djokovic. Davide contro Golia, ancora. Ma il nostro piccolo Davide sta diventando grande, tanto grande. Ed è abituato a fronteggiare i giganti. E se l’epica sportiva di questo scontro non ci inganna, domani in caso di concomitanza qualche tifoso con la testa nel pallone avrà un occhio al telefono o al tablet o a una seconda tv accesa per sapere se l’Italia di Sinner sarà capace di fare la storia


© RIPRODUZIONE RISERVATA