Per la prima volta, social a parte, Giacomo Naldi parla di Sinner. Il suo nome è noto: era il fisioterapista di Jannik prima del caso doping. La storia è nota: il numero uno al mondo è stato trovato positivo dopo essere venuto a contatto a Indian Wells, durante un massaggio da parte di Naldi, con il Trofondermin, un farmaco che contiene il Clostebol e che era stato acquistato dall'ex preparatore Ferrara in una farmacia di Bologna per curare una ferita al mignolo della mano sinistra su suggerimento di Umberto. Oggi Naldi e Ferrara non fanno più parte del team Sinner, Jannik è stato assolto ma la Wada ha fatto ricorso e si attende la sentenza del Tas. Il campione azzurro, quando gli viene chiesto, torna sull'argomento, Naldi invece non ne aveva mai parlato. Fino ad ora.
Sinner doping, parla il fisioterapista Naldi
“Sto bene – le parole di Naldi durante la presentazione del progetto "Open Food Factory" riportate dal Quotidiano Sportivo–, sono dispiaciuto come tutti. Non posso dire altro, spero solo, prima o poi, di poter raccontare anche io cosa è successo per dare un quadro generale, come sa chi ha letto la sentenza”. Naldi da anni ha uno studio di fisioterapia a Casalecchio di Reno (in provincia di Bologna), frequentato da tanti sportivi. Del resto, fino al 2022 lavorava nello staff della Virtus Bologna: “Ho lavorato con la Virtus e poi nel 2023 ho iniziato con Sinner. Dal club bolognese sono stati molto gentili nei miei confronti subito dopo quello che è successo. Mi piacerebbe tornare, ci potrebbe essere anche una possibilità ma dieci giorni fa sono diventato padre per la prima volta. Mi prendo un po’ di tempo per fare le cose con calma, lavoro in studio. L’impegno di una squadra è importante”. E proprio a proposito della figlia, Naldi rivela come Sinner gli abbia mandato un messaggio: "Mi ha scritto, è stato carino come tutto lo staff. Per il resto ho ricevuto e letto cose non belle, ma fa parte del gioco”.