I segreti di Berrettini e quella fatidica domanda che torna a Wimbledon

Matteo passa vincendo due tie-break dopo lo stop per pioggia: adesso il big match con Alcaraz. "La sfida con Carlos? Voglio riposare poi ci penserò"
I segreti di Berrettini e quella fatidica domanda che torna a Wimbledon© EPA
Lorenzo Ercoli
6 min

"Allora lo vinci Wimbledon?". Questa la domanda tabù degli ultimi anni, insistente, a volte troppo. Lo stesso Berrettini è arrivato ad ammetterlo nel flusso di coscienza che lo ha travolto alla vigilia dello Slam londinese. L’obiettivo era tornare a divertirsi e questo resta, ma la certezza è che dopo la vittoria su Zverev qualcuno tornerà a fare la fatidica domanda a staff, famiglia e allo stesso Matteo. Dopo gli ultimi mesi non ha senso farsi film, ma il trionfo sul tedesco, dopo quello altrettanto netto su De Minaur, è un segnale importante in ottica futura. Sul Campo 1 la sfida tra ex top ten si è conclusa con lo score di 6-3 7-6(4) 7-6(5) in favore dell’azzurro, che è riuscito a portare a compimento anche la corsa contro il temuto coprifuoco che scatta alle 23 locali.  

Il Berrettini dei tempi migliori

La prestazione del numero 3 d’Italia è in linea con quelle dei tempi migliori ed apre ad una grande battaglia nell’ottavo di finale contro il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz. Al quinto giorno consecutivo di tennis, dopo la maratona di tre giorni con Sonego ed il dominio contro De Minaur, la freschezza fisica del romano non ha risentito delle fatiche passate. La partita è stata quella facilmente preventivabile alla vigilia, con il servizio a farla da padrona ed entrambi che nello scambio da fondo hanno provato a portare il punto nelle diagonali di propria competenza (rovescio per Zverev e dritto per Berrettini). Dopo aver annullato una palla break nel game inaugurale, l’allievo di Santopadre ha tolto il servizio al rivale nell’ottavo gioco per poi capitalizzare nel primo parziale. Sul 4-4 del secondo set l’interruzione per pioggia con conseguente stop per la chiusura del tetto. Poteva essere un crocevia in grado di mischiare le acque, ma Berrettini oltre aver ritrovato l’efficacia dei colpi - dal pacchetto servizio e dritto alle rasoiate in back - si è riscoperto sereno e ha ritrovato quella lucidità che gli ha permesso di fare la differenza in entrambi i tie-break.  

Berrettini: "Wimbledon è speciale"

«Onestamente è incredibile, non so come sia possibile, non pensavo potesse succedere. Deve esserci qualcosa di speciale in questo posto - ha commentato Berrettini a caldo -. L’anno scorso non ho potuto giocare per il covid. Questo torneo però ha cambiato la mia carriera ed è speciale aver vinto oggi su questo campo. Ho passato tanti giorni a piangere nel mio letto, è triste ma è vero. Mi è mancato competere e giocare, qui ho trovato l’energia ed il sostegno del pubblico». Finalmente arriva un giorno di riposo, il primo del torneo dell’italiano, quello che porterà alla sfida impronosticabile contro Carlos Alcaraz. Il bilancio vede lo spagnolo avanti 2-1 nei precedenti, gli ultimi incroci lo scorso anno tra Melbourne e Rio de Janeiro, prima con vittoria di Berrettini poi con rivincita del classe 2003: "Non devo dire niente su Carlos, anche perché in questi anni ha già vinto moltissimo. Adesso davvero mi sto godendo ogni singolo minuto e finalmente riposerò. Poi chiederò a Vincenzo (Santopadre) come impronterò la giornata prima della sfida".  

Sanguinetti esalta Berrettini

Dopo il grande inizio di Sinner, l’Italia del tennis torna a gioire anche per Matteo. I primi ad esultare sono proprio gli addetti ai lavori, in grado di empatizzare come non mai con il tennista romano. Uno di questi è Davide Sanguinetti, protagonista di un quarto di finale a Wimbledon 1998 e oggi coach del promettente Shintaro Mochizuki: "Ho visto Matteo in allenamento prima del torneo e avevo avuto un’ottima impressione. Avevo pronosticato una vittoria e ha fatto una grande prestazione, frutto di grandi colpi e lucidità mentale. Adesso il punto interrogativo è quello fisico e per questo contro Alcaraz non sarà facile. Un pronostico? Deve provare a vincerla prima del quinto set, se no Carlos avrà un vantaggio". 


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